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Interviste
Pubblicato il 04/05/2018 alle 08:55:05
Ognuno di noi ha un suono: l'intervista inattesa a Davide Peron per l'uscita del suo nuovo disco...
di Francisco De Mazzei Paradisi
Guidato dal numero magico 11 e da un cappello uguale a quello di Giancarlo Passarella, il cantautore vicentino l'11 Maggio presenta cromaticamente il cd Inattesi (edito da New Model Label ed Ululati dall'Underground.

Guidato dal numero magico 11 e da un cappello uguale a quello di Giancarlo Passarella, il cantautore vicentino l'11 Maggio presenta cromaticamente il cd Inattesi (edito da New Model Label ed Ululati dall'Underground.

E' nato a Schio nel 1974: il suo impegno civile si concretizza anche nel lavoro di tutti i giorni, come si racconta nel libro Dolore No-te di Giancarlo Passarella, dove Davide Peron è uno dei 21 intervistati. Quello è stato il primo momento in cui i due si sono incrociati...

Bentrovato Davide e… hai già in mano le copie del tuo cd?
Bentrovati a voi! Si, le ho in mano e son tanto felice.

Parliamo proprio di Inattesi: a cosa ti riferisci con questo titolo?
Il cd parla di gioie, di paure, parla con grande semplicità, quasi mai in modo artefatto. Parla di figli, anche se non sempre attesi, di grandi eventi. L'unico acuto che canto in tutto il disco è sulla parola "inattesi" nel brano Abbiamo pensato a giocare… Segno che forse anche chi non è aspettato ha diritto di essere compreso e merita di ricevere dignità.

Vogliamo elencare le persone che ti hanno aiutato (a vario titolo) in questo disco?
Certamente! Il supervisore di tutto il progetto è Giancarlo Passarella (lo conoscete vero?!). Quando ho sentito che era arrivato il momento di fare questo disco mi sono affidato a lui. L'editore è Govind Khurana (della NML New Model Label), uno di quei rari discografici (per fortuna ci sono ancora!) che crede davvero nella Musica, quella vera non bugiarda. Il produttore esecutivo ed arrangiatore è Davide Antonio Pio, a mio parere un genio. Sono certo che la Musica abita in lui. Le canzoni sono nate per lasciare un messaggio, un ricordo, una mia impressione sulla nascita di mia figlia Anita Maria. Sapevo che anche un mio caro amico pittore, Mauro Boscarato, aveva vissuto tre mesi prima di me questa esperienza unica: gli ho chiesto se potevo usare come copertina del disco il quadro che lui aveva fatto per la nascita di suo figlio. Tutta la veste grafica, la parte visiva di questo lavoro è opera di Simone Maistrello, il grafico che mi segue sin dal mio primo concerto. Un carissimo amico con cui condividiamo tante scelte di vita. ..

Dove l’hai concepito?
Il disco è stato registrato all'X-Land studio recording di Zugliano (Vicenza), uno studio nel quale avevo registrato ben 10 anni fa il mio album Aria buona. E lì ho ritrovato il ragazzo che al tempo era appena un assistente. Ora invece è il tecnico che ha in gestione l'intero studio dopo aver lavorato a Los Angeles con nomi internazionali della musica: Alberto Gaffuri.

...a proposito di Giancarlo Passarella, facciamogli gli auguri per il momento che sta vivendo e… ti chiedo di raccontarmi perché lui ci fa vedere sempre una foto in cui avete un cappello uguale e parla sempre di una santa donna … le due cose a cosa si riferiscono?
Tutti noi gli facciamo i nostri più sinceri auguri. Gli siamo vicini e lo pensiamo. Io festeggio questo album (nato per mia figlia) e lui invece.. spero che la nascita di questo disco possa aiutarlo in qualche modo. .. Abbiamo entrambi un cappello si! Siamo belli vero? La santa donna in questione è mia moglie, Eleonora Fontana. In questo disco c'è la canzone che ho scritto per lei quando ci siamo sposati. Inconsapevolmente è stato quello l'inizio di questo disco. Che poi ha preso vita con la nascita di Anita Maria. Una santa donna perché mi ha sposato, mi sopporta e mi supporta.

Il tuo rapporto con la natura ci sembra una costante in tutta la tua attività artistica…
Si. Siamo natura e non dobbiamo mai dimenticarlo. Mi va di ricordarmelo spesso perché sento che la direzione che l'uomo sta prendendo è invece altro. La natura è vita e a me va di viverla.

...ma notiamo anche in molti tuoi brani (ed anche nei concerti) vi è un minimo di riferimento alla vita sociale di tutti noi, se non addirittura nelle sue componenti storiche …
Credo che la storia sia fatta di uomini. Giusti, sbagliati, bugiardi, corretti... uomini, con debolezze e ricchezze. Non ho mai pensato che una persona possa ritenersi in diritto di essere “migliore” di un altra. Siamo tutti uguali. La storia ci racconta di guerre, tante, troppe. Infinite. Frutto del desiderio di prevaricare su qualcun altro. Siamo esseri imperfetti, ignoranti e in qualche misura stupidi. Crediamo che il potere, una certa posizione economica-sociale, ci diano chissà quale diritto. In questo enorme sbaglio continuiamo serenamente ad ucciderci. Invece di riconoscerci nell'altro, chiunque esso sia.

Cosa sono le Radicate Modernità?
E' l'associazione culturale che ho fondato con alcuni cari amici, tra cui Simone Maistrello (… il grafico). E' un luogo, comunque lo si vuol intendere, dove ci si incontra. L'armonia che unisce questi incontri è la Musica. Sentiamo costantemente il bisogno di organizzare qualcosa di utile, per tutti. O, perlomeno, qualcosa per cui vale la pena aver vissuto, e da poter ricordare in futuro, con un sorriso.

Giocando su due storici brani, potrei quasi dire che ti piacciono molto i colori (anche quelli dei piccoli oggetti, tipo i bottoni) e che la tua musica invita a volare..
Io credo che nel particolare esista il tutto. I colori, per esempio. Li trovi ovunque. Anche nei bottoni. Ci circondano, fanno parte di noi e ci raccontano. Ogni volta che incontro qualcuno rimango colpito dal suo colore, che non è quello della pelle o il colore politico. Rimango stupito dal colore della musica che è dentro di lui/lei. Perché ognuno di noi ha un suono, un colore che ci presenta all'altro e che ci permette di ritrovare in esso anche una parte di noi. E così la musica ci porta lontano, ci permette di volare alla scoperta di altri mondi che appaiono diversi al primo impatto, ma subito dopo si rivelano vicini a noi.

Torniamo ad Inattesi: quali sono le iniziative che hai messo in piedi per promuoverlo?
L'11 Maggio ci sarà la presentazione ufficiale del disco presso la Chiesa di San Dionigi di Santorso (Vicenza), centro di cultura. Durante la serata si sentiranno i brani del mio lavoro di seguito ad un intro per me molto importante sulla nascita e sulla vita a cura dell'archeologa biblica Barbara Liussi. Verrà esposto il quadro che fa da copertina al disco di Mauro Boscarato e alla fine ci sarà un piccolo buffet finale.

Sono in programma interviste per radio, magazine e giornali. Ma soprattutto non vedo l'ora parta il Mi rifugio in tour (il tour che ogni anno mi vede protagonista nei rifugi delle piccole dolomiti)! Vi terrò compagnia dall' 8 Luglio al 5 Agosto, insieme ai molti ospiti che si alterneranno di rifugio in rifugio. Un incontro di anime in cima ai monti. Le canzoni di questo disco riecheggeranno di cima in cima!

Risentiamoci fra qualche mese con una macchina del tempo ed analizziamo le recensioni / pareri che sono usciti su questo disco: quali ti piacerebbe fossero? Che vorresti che i giornalisti evidenziassero di più?
Sono sereno del lavoro fatto. Felice del risultato e pronto ad ogni critica o apprezzamento. Un enorme grazie va a Davide Antonio Pio per avermi accompagnato lungo il percorso e aver reso le canzoni vere come avrei voluto. La curiosità di sapere se piacerà o meno è tanta, ma vivo con la serenità di chi ha dato il massimo.






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