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Recensioni |
Pubblicato il 31/07/2018 alle 08:37:44 | |
Zizzania - Eclissi (Vrec, 2018) Rock classico che diventa moderno
Quintetto di Sciacca che suona moderno guardando al passato. Nascono così dieci canzoni che mescolano Litfiba, Timoria, ma non dimenticano la lezione di certo rock d’autore più classico, con echi di Enrico Ruggeri e del Battiato anni ’90.
Quintetto di Sciacca che suona moderno guardando al passato. Nascono così dieci canzoni che mescolano Litfiba, Timoria, ma non dimenticano la lezione di certo rock d’autore più classico, con echi di Enrico Ruggeri e del Battiato anni ’90.
Scrivo di “Eclissi” poche ore dopo che tutta Italia era a testa all’insù a guardare la centenaria eclissi di Luna. Forse è un caso, ma resta il fatto che proprio durante l’affascinante fenomeno, scorrevano nel mio stereo queste canzoni. Che sia stato un caso o no poco cambia, perché l’essenza del rock dei Zizzania sta tutta in una canzone come “Sei gocce di veleno”, un riff che introduce un crescendo epico, su cui la voce di Umberto Coco si staglia sicura, per poi esplodere in un ritornello fresco, che ci porta dritto agli anni ’90 del rock tricolore.
Ecco, il tenore dell’album è questo, un gioco ad incastro, tra rievocazioni di un periodo indimenticabile del nostro rock e l’attenzione a liriche mai banali, come dimostrano la ritmata “Eclissi”, il singolo “Perdere le tracce” e l’incedere solenne di “Oblio”.
Discorso a parte per “Forma e sostanza” e “Mentre dormi” che giocano con un groove quasi ballabile, che porta alla mente i dispersi Subsonica. “Causa effetto” è cucita su una melodia che funzionerebbe nelle radio, se solo decidessero di non essere unidirezionali, offrendo spazio ad artisti di cui tra pochi mesi non ricorderemo nemmeno il nome.
L’album si chiude con l’acustica “Fortuna”, che dimostra come anche
con la spina staccata i Zizzania ci sappiano fare.
Al secondo album i Zizzania, che dal vivo sanno essere convincenti, dimostrano di essere cresciuti, esibiscono una maturità di scrittura, che li distingue dai tanti gruppi rock italiani senza personalità.
C’è la fuori un gruppo interessato ad ascoltarli? Lo meriterebbero.
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