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Comunicati
Pubblicato il 27/02/2019 alle 23:52:11
Sara Romano presenta Saudagoria
di Manuela Ippolito Giardi
Un album intimista, sorridente e malinconico. “Saudagoria”, il nuovo lavoro della cantautrice palermitana Sara Romano, è un disco sapientemente acustico, fatto soltanto di incroci di corde (chitarre, viola, violino, basso e pedal steel) e di parole.

Un album intimista, sorridente e malinconico. “Saudagoria”, il nuovo lavoro della cantautrice palermitana Sara Romano, è un disco sapientemente acustico, fatto soltanto di incroci di corde (chitarre, viola, violino, basso e pedal steel) e di parole. Parole italiane, siciliane e addirittura elfiche.

Composizioni non ascrivibili a un genere preciso ma che subiscono le fascinazioni del folk, del country e del blues, arricchite da archi zigani; intense suggestioni sonore costruite con pochi elementi, necessari e sufficienti a creare un mondo misterioso e immaginifico. Caratteristica fondamentale del disco, questa, che lo avvicina a un suono internazionale pur essendo fortemente radicato nel nostro Paese.

A suggellare il tutto c'è la voce calda e colorata della Romano e ci sono i suoi testi. Che parlano di questa Italia tradita storicamente e ideologicamente; che raccontano storie di persone che faticano a trovare una strada, di guerra e violenze, di diritti e anche di amore.

Ogni canzone di quest'album nasconde una malinconia di fondo che è il vero “fil rouge” del disco. Lo si intuisce sin dal titolo, "Saudagoria", appunto, crasi tra le parola "saudade" (termine portoghese/brasiliano che indica la mancanza data da una perdita e che differisce per intensità emotiva dalla nostalgia) e "allegoria". “Tutto quello che accade, quello che viviamo – spiega l'autrice – non è altro che un'allegoria della mancanza; tutto ciò cui aspiriamo per stare bene ci manca perché siamo stati traditi dalla politica, dalla storia e dalle ideologie”.

L'album si avvale della produzione artistica di Marco Corrao (musicista nonché autore di musiche da film, con due documentari candidati ai Nastri d'Argento 2019) e Michele Gazich (autore, compositore e violinista di fama internazionale, che ha fra l’altro contribuito alla realizzazione del disco di Mary Gauthier, “Rifles & Rosary Beads”, recentemente in lizza per l'assegnazione dei Grammy Awards).

Per Gazich, “la musica di Sara è vera, non racconta favole. La sua poesia sa di vita e di essere umani ma anche di qualcosa di antico, ancestrale”. Di autenticità parla anche la stessa autrice: “Ho scelto di realizzare questo disco con amici musicisti che si sono innamorati del progetto, per conservare la verità espressiva che queste canzoni cercano di restituire, non solo a livello testuale ma anche di suono effettivo, di tocco del musicista sullo strumento”.

Sara Romano è al suo secondo album. Con “Ciricò”, title-track del suo album d’esordio (2016), ha vinto il Premio Ciampi.

Sara Romano, cantautrice e musicista palermitana, classe 1985, ha cominciato la sua attività nel 2006 occupandosi di musica folk, una passione sempre alimentata sin dall'infanzia. Ha continuato il suo percorso esibendosi con frequenza nei palchi dell'isola e dell'Europa con progetti musicali di varia tipologia, dall'irlandese, dal barocco-classico al country folk.

Nel 2009 decide di far uscire dal guscio le sue canzoni, creando il progetto DUIN, una band di 5 elementi che ha fruttato premi e soddisfazioni artistiche. Nel 2012 parte per gli Stati Uniti, dove viene ospitata nel programma radiofonico GreenFestival di Asheville, N. Carolina, e affronta un mini tour solista di tre date tra Atlanta, Georgia, e Asheville stessa, nel quale sperimenta nuovi arrangiamenti acustici per i suoi pezzi e per cover di tradizione italiana e sud-americana cantautoriale. Nel corso degli anni collabora con numerosi artisti e partecipa a vari dischi. Nel 2013 comincia un progetto solista e a dicembre dello stesso anno lancia il suo primo EP, “La parte migliore”. Nel novembre del 2014 vince il premio Velvet Music partecipando al Tour Music Fest con il brano "La ballata delle parole complesse". Il 12 giugno 2016 si esibisce alla mediateca di Pantelleria accompagnando lo scrittore Erri De Luca.

Il primo album dal titolo “Ciricò” esce a settembre 2016 con la produzione artistica di Marco Corrao per l'etichetta Maremmano Records e distribuzione IRD. Nello stesso anno Sara Romano vince il Premio Ciampi come miglior brano inedito. Nel 2017 parte il Ciricò Tour che la porterà ad esibirsi in tutta Italia ed aprire i concerti di artisti internazionali quali Bocephus King, Kelly Sloan e Skye Wallace. Nel 2018 continua il suo tour e ad aprile fa due concerti nell'ambito del Nebros Tour di Marco Corrao con Alex Valle. Nel corso del mese di marzo cura la direzione artistica della II edizione di “Un brano a Testa” presso l'Auditorium RAI di Palermo, concerto alla memoria di Gianmaria Testa. Tra maggio ed agosto dello stesso anno è in tour con Kelly Sloan e Skye Wallace come back vocal e chitarra solista. A settembre, invece, parte la sua lunga tournée internazionale che tocca Stati Uniti, Ontario e Canada.





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