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Recensioni
Pubblicato il 20/01/2018 alle 00:03:20
Taberah Sinner s Lament (Rock Stakk Records) – Impressionanti questi australiani
di Emanuele Gentile
L’Australia con i Taberah regala al mondo un gruppo di assoluto valore. “Sinner’s Lament” suona che è una meraviglia.

L’Australia con i Taberah regala al mondo un gruppo di assoluto valore. “Sinner’s Lament” suona che è una meraviglia.

Devo elogiare pubblicamente l’etichetta giapponese Rock Stakk Records per aver messo sotto contratto questa eccezionale band australiana. Molti discettano sulla fine della musica. Orbene, l’unico antidoto capace di ovviare a tale criticità è che le etichette ritornino ad avere coraggio ed a investire su gruppi in possesso di belle qualità. Meno mainstream e più ardimento.

Perché di belle qualità gli australiani Taberah ne hanno ad iosa. E’ un orologio svizzero che marcia che è un piacere. La band si forma nel 2005 in Tasmania ed esordisce con un demo su Cd intitolato “Exordium” l’anno dopo. Dobbiamo aspettare il 2011 per goderci il loro debut-album intitolato “The light of Wich I dream” pubblicato dall’etichetta australiana Metal Evilution. Seguono un secondo album, un Ep datato 2016 ed infine il loro nuovo album. Nel frattempo hanno partecipato a compilation edite da Rusty Axe Records e dal magazine inglese Terrorizer.

La line-up che ha inciso “Sinner’s Lament” è la seguente:

Dave Walsh (voce e basso);
Tom Brockman (batteria, percussioni e voce);
Myles "Flash" Flood (chitarre e voce);
Jonathon Barwick (chitarre e voce).

Una line-up composta da musicisti che prima di tutto si divertono a suonare. Il che rende poi tutto il resto di facile esecuzione. Quando c’è entusiasmo tutto questo traspare e da una sensazione di assoluta naturalezza. Lungo i dieci brani che compongono la tracks-list di “Sinner’s Lament” abbiamo momenti di incredibile forza e potenza musicale. Quell’attacco chitarristico a doppia chitarra che ricorda Thin Lizzy o Judas Priest, le armonie che danno un particolare rigoglio a tutto l’album, i doppi corri, quelle schitarrate piena di forza ed energia, quel feeling che collega i Taberah alla scuola britannica, i brani che hanno un loro valore anthemico... C’è proprio da divertirsi con i Taberah...

“Sinner’s Lament” è un album completo. Non gli manca niente. C’è tutto: mood, meravigliosa musicianship, il giusto in ogni brano, il gusto per il dettaglio e poi musica al meglio delle possibilità umane. Grazie Rock Stakk Records per averci regalato un album magico. 55:58 minuti di grande musica.

Track-list:

"Sinner's Lament"
"Wicked Way"
"Harlott"
"Horizon"
"Child of Storm"
"Dance of the Damned"
"Crypt"
"The Final March of Man"
"Heal Me"
"Hotel California" (The Eagles cover)

Bonus-tracks per il mercato giapponese:

“Battle in the Sun”
“Requiem of the Damned” (versione acustica)





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