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Recensioni |
Pubblicato il 17/04/2016 alle 02:19:27 | |
Eldritch Underlying Issues (Scarlet Records) – Zitti suonano gli Eldritch
Con “Underlying Issues” i toscani Eldritch hanno confezionato un altro capitolo vincente della loro ponderosa discografia
Con “Underlying Issues” i toscani Eldritch hanno confezionato un altro capitolo vincente della loro ponderosa discografia.
Inizio la mia recensione con una domanda facile facile… Almeno così spero! Che bisogno c’è di andare a cercare il gruppo valido all’estero quando noi in Italia li abbiamo già da tempo e onorano con il loro eccelso lavoro la parola musica? Questo è quanto sento in relazione al nuovo album degli Eldritch. Un album perfetto in ogni settore e dettaglio. Un album altamente competitivo perché costringe i gruppi esteri ad inseguire gli altissimi standard qualitativi posti in essere dal quintetto toscano in “Underlying Issues”.
Già altissimi… E mi fermo qui… Gli Eldritch (primo monicker Zeus) lungo gli undici brani di “Underlying Issues" compongono un affresco di Power Metal Progressive al dir poco entusiasmante. Oramai suonano a memoria, ma evitano accuratamente di cadere nella ripetitività fine a se stessa. Aspetto che potrebbe essere comprensibile dopo dieci album. Invece di accontentarsi gli Eldritch hanno quella capacità meravigliosa di mettersi sempre in gioco. Ed ogni album è come se rappresentasse un nuovo “departure point”. Ecco il segreto di un grande gruppo: MAI ACCONTENTARSI.
Con “Underlying Issues” (Scarlet Records) gli amanti della buona musica si trovano a casa loro. La lunga esperienza e notevole perizia dei cinque power metaller fiorentini e livornesi fa sì che “Underlying Issues” abbia un sound poliedrico e variabile. Appunto non ripetersi mai. Vi ricordate? I grandi amori per gli Eldritch sono il Power e il Progressive. Fusi in maniera mirabile in un sound sempre cangiante e pieno di pathos. A questi due elementi centrali del fraseggio “made in Eldritch” vengono accostati altre essenze musicali. Il che rende il sound ancora più ricco e stimolante. I brani di “Tasting the Tears” hanno subito – e lo si sente! – un incredibile lavorio di cesello. La struttura. L’alternanza power/harmony. I testi. Gli arrangiamenti. La registrazione. La bella collaborazione fra musica e testi. In breve, un album di autentici cesellatori. Fra l’altro siamo in Toscana…quindi…
Alcune brevi note biografiche. Nati sul finire degli anni ottanta come Zeus cambiano il monicker in Eldritch nel 1991 allorquando con quest’ultimo monicker producono il primo demo-tape intitolato “Reflections of Sadness”. L’album di esordio risale al 1995. Si trattava di “Seeds of Rage” per l’indie tedesca InsideOut Music. Sempre di quell’anno è lo split con un’altra meravigliosa band: i carioca Angra. Etichetta la francese CNR Music. Nel 2008 è la volta del live “Livequake” per la Limb Music etichetta di Limb Schnoor ex manager degli Helloween. La formazione attuale è la seguente:
Eugene Simone (chitarre, tastiere, cori);
Terence Holler (canto);
Raffahell Dridge (batteria);
Rudj Ginanneschi (chitarre);
Alessio Consani (basso).
Grande album. Grande musica. Grandi musicisti. Che volete di più? L’Amaro Lucano… Dovete fare una cosa. Uscire di casa. Recarvi al più vicino negozio di dischi (suvvia ce ne sono ancora aperti!). Acquistate “Underlying Issues”. E per voi sarà un giorno da ricordare.
Tracks-list:
"Changing Blood";
"Danger Zone";
"Broken";
"All And More";
"The Face I Wear";
"To The Moon And Back";
"Bringers Of Hate";
"The Light";
"Piece Of Clarity";
"Before I Die";
"Slowmotion K Us".
Crediti fotografici: La copertina mi è stata inviata dal gruppo.
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