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Recensioni |
Pubblicato il 15/09/2017 alle 14:01:13 | |
Monnalisa – In principio (Andromeda Relix/GT Music, 2017)
I Monnalisa hanno scovato lo spiraglio dove il pop rock diventa rock progressivo e ci sono incuneati, realizzando un album intenso ed ispirato, che guarda al passato con un piglio moderno.
I Monnalisa hanno scovato lo spiraglio dove il pop rock diventa rock progressivo e ci sono incuneati, realizzando un album intenso ed ispirato, che guarda al passato con un piglio moderno.
Dopo una decina di anni trascorsi a suonare pezzi di altri, dalla PFM ai Dream Theater agli Spock’s Beard, ed ad abbozzare brani propri, il quartetto veronese dei Monnalisa Smile nel 2015 ha vinto il Tregnago Rock Contest. Ed è quello l’istante esatto dove la band prende coscienza che è arrivato il momento di cambiare marcia.
Il nome si accorcia in Monnalisa e i quattro entrano in studio per registrare l’album di esordio, trovando nell’Andromeda Relix l’ideale compagno di viaggio. Aiutati dal noto produttore Fabio Serra e dei suoi Opal Arts Studios, il gruppo condensa anni di lavoro in sette brani, che rivendicano influenze molteplici, ma tutte riconducibili ad uno spirito unitario del prog rock, anche se alcune volte la velocità cresce e si parla di metal, come nella robusta “Catene invisibili” e nei passaggi multiformi di “Oltre”, caratterizzate da lunghe parti strumentali dove tastiere (del bravo cantante Giovanni Olivieri) e le chitarre (Filippo Romeo è un vero talento), si scambiano i ruoli di protagonisti. Completano la formazione i fratelli Pavoni, Edoardo alla batteria e Manuele al basso.
In “Specchio” e “Viaggio di un sognatore” c’è maggior spazio per parti più leggere, ma senza mai successioni scontate. In chiusura il singolo/video “Ricordi”, che è ciò a cui devono guardare i Monnalisa per il futuro, un concentrato di Genesis, Neal Morse Band e l’idea di scrittura dei Pooh più coraggiosi, un brano bellissimo che potrebbe trovare anche consensi radiofonici.
I Monnalisa hanno ampi margini di crescita, possiedono tecnica ed un forte gusto melodico. Per ora gustiamoci “In principio” un album che si stacca nettamente dalla banalità di certo prog italiano di routine.
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