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Interviste
Pubblicato il 26/12/2012 alle 13:24:07
Quanto graffiano le tigri: intervista a Jacopo Meille, il cantante italiano dei Tygers of Pan Tang!
di Emanuele Gentile
Il loro nuovo album Ambush e' un dsico di graffiante hard rock britannico come Dio comanda. E visto che il loro cantante e' un italiano (anche se da Jacopo il suo nome e' diventato Jack)...

Il loro nuovo album Ambush e' un dsico di graffiante hard rock britannico come Dio comanda. E visto che il loro cantante e' un italiano (anche se da Jacopo il suo nome e' diventato Jack)...

Ad Ottobre l'abbiamo ammirato a Roma, Napoli e Milano pr il Drum Wars, ma Jacopo Jack Meille e' una fucina di energia!

Invece di tediarvi con le solite introduzioni che spesso sono piuttosto mortifere e soporifere preferisco dare la parola subito ad Jacopo Meille il cantante italiano dei Tygers of Pan Tang. Nostro vanto nazionale!

I Tygers sono ritornati più graffianti di prima...
Grazie! Lo prendo come un complimento. Deduco ti sia piaciuto Ambush, il nuovo disco...

Che cosa è successo prima della pubblicazione di Ambush?
Tre ep, un disco intitolato 'Animal Instinct' e un bel numero di concerti che hanno cementificato l'alchimia nella band. In fondo sono già 8 anni che faccio parte dei Tygers...

Come vi siete avvicinati al lavoro per il vostro nuovo album?
Avevamo due obbiettivi: confermare quanto di buono avevamo fatto con 'Animal Instinct' e provare ad aggiungere un pizzico di novità e freschezza.

Cosa avete sentito quando avete ascoltato il master pronto?
I primi ad ascoltare il mix finale di Chris Tsangarides siamo stati Craig, il batterista ed il sottoscritto. Ho preso un volo apposta per andare allo studio che si trova a Deal, vicino Dover. È un piccolo studio. Ricordo che Chris ci ha fatto sedere, ha schiacciato il tasto play e per 5 minuti non abbiamo preferito parola mentre le note di 'Keeping Me Alive' ci investivano. L'abbiamo riascoltata credo tre volte di seguito prima di passare alle altre canzoni!

Ambush è un album che riunisce hard rock, blues e heavy rock... Sei d'accordo?
Ambush è un disco di hard rock melodico, in cui ogni componente della band ha dato il proprio contributo lasciando un segno indelebile. Per me è il disco che i Tygers avrebbero dovuto incidere subito dopo 'Crazy Nights'.

Ambush ha un mood particolare?
Non saprei dirtelo: abbiamo studiato attentamente la track list e fatto un bel po' di prove prima di essere tutti d'accordo. Sapevamo che doveva iniziare con 'Keeping Me Alive' e finire con 'Speed' e che la terza sarebbe dovuta essere 'One of A Kind' perché altrimenti il nostro manager si sarebbe arrabbiato ah ah ah!

Di cosa trattano i vostri testi?
Non esistono schemi: spesso è la musica a fornirci l'ispirazione. Gran parte dei testi del disco li ha scritti il batterista, dovresti chiederlo a lui. Da quello che so però, l'idea iniziale è spesso nata in macchina mentre ascoltava i riff che Robb o Dean gli mandavano. Quando le idee non arrivavano, chiedeva rinforzo a me! È così che sono nati i testi e le melodie di 'Mr. Indispensable' o 'One Of A Kind'.

C'è un modo per definire la vostra musica?
“Hard rock with a metal edge”, così la definisce Robb Weir. A me sembra appropriato.

E dopo Ambush cosa succederà?
Speriamo di suonare quanto più possibile nel 2013. sop che ci sono già delle trattative in corso per alcuni importanti festival europei. Appena avremo le date certe le pubblicheremo sul nostro sito: www.tygersofpantang.com

A quando un tour in Italia?
Abbiamo provato a organizzare qualcosa per i primi mesi del 2013, ma siamo stati costretti a rivedere il periodo. Spero a questo punto in primavera...

Mi puoi spiegare come sei entrato a far parte dei Tygers?
Ho fatto un'audizione. E' stata l'unica della mia vita. È andata bene. Era il novembre del 2004. il primo concerto lo abbiamo fatto in febbraio del 2005.

Un punto di distinzione dei Tygers rispetto agli altri gruppi inglesi...
Avrebbero meritato di più di quanto all'epoca riuscirono ad ottenere. Avevano un sound più hard e, ma è un parare personale, più fresco di altre band del periodo. L'accoppiata Sykes/Weir non ha espresso tutto il suo reale potenziale.

In Inghilterra la gente si ricorda della NWOBHM?
Certo che sì! È parte della loro storia musicale. All'epoca fu un fenomeno a cui non era possibile rimanere indifferenti. Una stagione musicale incredibile, unica, capace di unire il passato con il presente.

Un paragone fra la scena musicale inglese e quella italiana?
Anche l'Inghilterra soffre: sempre più locali chiudono e il fenomeno tribute band sta spopolando proprio come da noi. Questo penalizza la musica originale, che è sempre più relegata al margine proprio come in Italia. E 'X FACTOR' c'è anche da loro...

Ci puoi parlare dei tuoi altri progetti musicali?
Ho appena finito un tour europeo con Carmine e Vinnie Appice. Un'esperienza bellissima ed emozionante condivisa con due grandi musicisti italiani: don Roxx al basso e Fabio Cerrone alla chitarra. Ci sono poi i General Stratocuster And The Marshals con cui sfogo tutto il mio amore per gli anni '70, in compagnia di una leggenda del rock italiano come Richard Ursillo (Campo di Marte e Sensation Fix), Fabio Fabbri e Nuto e Federico Pacini della Banda Bardò. Suoniamo r'n'r come nessuno altro in Italia, perdona l'immodestia. Provate ad ascoltare il nostro debutto omonimo: lo trovate su iTunes e lo potete ordinare nei migliori negozi online!

Chi è Jacopo Meille nella vita di tutti i giorni?
Un appassionato di musica.

Un saluto in toscano ai nostri lettori.
Mi verrebbe da scrivere “Maremma budella”, ma non lo farò... accidenti l'ho già scritto...

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