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Interviste
Pubblicato il 12/02/2007 alle 20:18:49
Un piacevole e proficuo incontro con Antonio Diomede della R.E.A. Radiotelevisioni Europee Associate
di Patty Busellini
66 anni ben portati, una grinta unica, come dimostra il fatto che riesce a svolgere lavori manuali come un giovane di 40. Solleva tranquillamente pesi di 50 Kg e cammina con passo moderato per 10 Km. Non e' un olimpionico, ma si occupa di radio e tv!

66 anni ben portati, una grinta unica, come dimostra il fatto che riesce a svolgere lavori manuali come un giovane di 40. Solleva tranquillamente pesi di 50 Kg e cammina con passo moderato per 10 Km. Non e' un olimpionico, ma si occupa di radio e tv!

Il nostro diretur Giancarlo Passarella ha un contatto diretto con lui e ne ha sempre elogiato la grinta, oltre che la voglia di rappresentare la parte piu' sveglia della piccola e media emittenza radio televisiva italiana, anche e soprattutto quella che copre le piccole aaree e va avanti quasi a livello familiare. Ma nella R.E.A. vi sono anche realta' piu' grosse, internazionali, con adisposizione strutture e tecnologie d'avanguardia ...

Buongiorno ad Antonio Diomede, presidente della R.E.A., struttura che si occupa di che cosa e di chi?
La REA sta per Radiotelevisioni Europee Associate. E' l'associazione che rappresenta 420 emittenti locali nei confronti delle Istituzioni e degli enti come la SIAE, la Lega Calcio, l'Autorità TLC

Dal Suo osservatorio, in questa anni Lei ha visto trasformarsi la proposta radiotelevisiva: in meglio o in peggio?
Il sistema radiotelevisivo nel suo complesso si è complicato per via degli enormi interessi che sono intervenuti negli ultimi dieci anni. Si pensi al digitale e al grande interesse commerciale che ha assunto a televisione.

Vediamo di descrivere quali tipologie di operatori si ritrovano nella R.E.A. .....
La REA assicura l'assistenza tecnica, amministrativa, legale e sindacale a radio e televisioni locali, satellitari, del web, agenzia di stampa radiotelevisiva

L'anno scorso il nostro diretur Giancarlo Passarella si entusiasmo' molto della vostra battaglia contro il Festival di Sanremo .....
Attenzione a non fare confusione. La REA non ha mai inteso combattere il Festival di Sanremo come istituzione e simbolo della massima manifestazione canora d'Europa. La REA, com'è successo l'anno scorso, in occasione del Festival di Sanremo, quale manifestazione di grande richiamo mediatico, ha contestato e boicottato con successo le Major della discografia multinazionale.La contestazione nasce dalla politica commerciale aggressiva delle Major verso il mercato,gli operatori, le radio, gli artisti, il consumatore, ecc. La massima espressione di tale politica aggressiva è la SCF - Società Consortile Fonografici - che si è scatenata contro le piccole radio private con la complicità della SIAE e della Guardia di Finanza per metterle in ginoccchio e costringerle alla chiusura le cui frequenza, poi, sarebbero andate alle reti nazionali. La REA, con la sua forte azione associativa e di assistenza legale alle radio, ha sconfitto questo progetto. La protesta della REA durante il periodo sanremese del 2006 era diretta contro le Major non contro l'istituzione del Festival.

Anche l'idea di fare telematicamente il vostro congresso ci e' sembrato vincente: ci racconta qualcosa in piu'?
La REA è un'associazione che vuole crescere e per crescere occorre stimolare la massima partecipazione possibile degli associati e non. Si dà il caso che le radio e le televisioni locali hanno perso la fiducia nelle organizzazione assocaitive tradizionali in quanto si sono accorte che invece di fare i loro interessi altro non hanno saputo fare che complicare la legislazione per rendere loro difficile la vita d'impresa. Il massimo di tale degenerazione associativa è venuta da una organizzazione ben nota agli operatori che si è struttturata come una vera e propria lobby più intenta a fare affari che sindacato. Ora la REA, attraverso la sua azione di risanamento morale ed etico del settore, sta restituendo alle emittenti locali fiducia e speranza in un futuro imprenditoriale promettente. Il Congresso on line della REA, la prima esperienza in assoluto avvenuta nel campo associativo, si inquadra in tale prospettiva e a dimostrato, semmmai ce ne fosse bisogno, che la gente ha voglia di partecipare e di dire la sua su ogni cosa che si dibatte. In un congresso tradizionale, svolto al chiuso, a parlare sono in pochi, a decidere anche meno. Dunque per conquistare la fiducia della gente occorre farla partecipare e solo internet può offfrire questa opportunità. Il prossimo congresso spero si possa svolgere ancora on line, ma in voce. E' il massimo della democrazia.

Cosa pensa di fare la R.E.A. nel breve periodo per migliorare la proposta radiotelevisiva?
La REA sta incanzando il Ministro Gentiloni sui temi di riforma del settore che sono: poteri associativi, piano delle frequenze, sviluppo tecnologico, abbattimento di Auditel e Audiradio.

Guardiamo un pochino piu' in la': cosa farete nel futuro piu' o meno prossimo per valorizzare i vostri associati?
Stiamo lavorando sulla Radio Digitale che si può vedere anche in video con un comune telefonino (DAB - TDMB).

La R.E.A. ed il mondo politico, Antonio Diomede ed i singoli parlamentari: conflitto?Collaborazione o quale altro tipo di relazione?
La mia quarantennale esperienza di relazioni politiche e sindacali mi suggerisce che con i politici non bisogna nè collaborare nè entrare in conflitto. Bisogna dialogare con chiarezza. I politici non amano la chiarezza, ma noi dobbiamo essere chiari con loro e, dunque, dobbiamo prepararci per il dialogo serrato e a volte aspro. I politici sono inclini a sottomettere l'interlocutore con promesse e vantaggi personali. Bisogna sempre essere pronti a non accettare le promesse e a strappare loro fatti concreti. Il politico quando si vede respingere le sue proposte fatte di promesse si irrita e reagisce cercando di isolarti. In questi casi, da anni, ho adottato la mia personale ricetta che ha sempre funzionato. Eccola. Bisogna sapere che il politico vive di voti e per i voti. Ne consegue che al politico gli puoi togliere tutto, ma pur di non perdere un solo voto è capace di vendere anche ........ Dunque, mi do da fare ed agisco sul suo seggio elettorale per fargli perdere i voti necessari per la sua rielezione. Non spavetatevi. A volte non servono molti voti. Basta fargli perdere quei pochi voti che corrono tra lui e il concorrente diretto. Ad esempio, un noto ministro, ex Ministro delle Comunicazioni, con questo giochetto perse la rielezione a deputato in Sicilia e la stessa sorte toccò al suo sottosegretario nel collegio dei Castelli Romani. Con questo mio modo di agire, certi politici mi odiano, ma in compenso tante emittenti imparano ad amarmi.

Come passa i suoi rari momenti di relax? Riesce a staccare la spina da questo vulcano in continua strasformazione che e' la comunicazione radiotelevisiva in Italia?
I momenti di relax più belli sono quelli trascorsi con i miei nipotini Alessandro, Giulia e Sofia. Spesso stacco la spina dedicandomi al giardino e ai lavori manuali di casa che faccio volentieri anche per mantenermi in perfetta forma fisica. Ho 66 anni e riesco a svolgere lavori manuali come un giovane di 40. Sollevo tranquillamente pesi di 50 Kg e posso camminare com passo moderato per almeno 10 Km.

Cosa si augura che venga recepito dal grande pubblico del lavoro sindacale svolto dalla R.E.A.?
Che un giorno possa godersi una buona tv che faccia "servizio" e una radio tecnologicamente evoluta sempre a portata di mano. Magari inserita anche nel rasoio elettrico.

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