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Recensioni |
Pubblicato il 20/01/2007 alle 12:51:45 | |
Nihil Project: Plough Plays (Barl Fire/Woven Wheat Whispers)
Il collettivo controculturale Nihil Project giunto al terzo album riscopre il folk britannico senza dimenticare le influenze psichedeliche: grande successo per i primi due cd usciti per la nostra U.d.U. Records.
Il collettivo controculturale Nihil Project giunto al terzo album riscopre il folk britannico senza dimenticare le influenze psichedeliche: grande successo per i primi due cd usciti per la nostra U.d.U. Records.
Dopo Paria e Samhain nel terzo album “Plough plays” (Barl Fire/Woven Wheat Whispers) il collettivo controculturale Nihil Project, formato da Antonello Cresti e Andrea Gianessi, si concentra sulla riscoperta del folk britannico, inframmezzando i brani ad alcuni traditional. Il titolo allude ai cosiddetti “giochi dell'aratro” (plough plays, appunto) che si tengono da secoli nel mese di gennaio nelle campagne delle East Midlands. I Nihil Project hanno lavorato con una serie di musicisti inglesi come l’ex Blossom Toes Brian Godding, Sedayne, The Anvil, Gav Dunn, The Kitchen Cynics, Orph e LSD degli Electronic Voice Phenomena e Simon Lewis di The Phoenix Cube. Troviamo anche due strumentisti impegnati nel side-project denominato In Yonder Garden, pubblicato sempre per la WWW, Jamie Marie Lazzara al violino e Dathys B all’e-bow guitar.
L’iniziale “Unquiet Grave” mette in chiaro il sound, non manca la devozione psichedelica, tra Nick Drake, Kevin Ayers, i Pink Floyd bucolici di “More” e "If" e una spruzzata di corrieri cosmici tedeschi. I due non si fanno mancare nulla, echi di minimalismo in “Hobby Horse” e “On Bennachle” (con finale di cornamusa!) o il flusso di “The Infinite”, dove troviamo Brian Godding alla chitarra, artista di culto del rock inglese fine 60’s. La musica sembra un percorso iniziatico, non è facile districarsi nel loro spazio per chi non conosce certe sonorità. Il consiglio è di lasciarsi andare all’ascolto, magari in sottofondo, in una stanza profumata d’incenso o in un prato solitario vicino al fiume. Turn on, tune it, drop out!
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