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Pubblicato il 24/08/2011 alle 10:09:39
La Decca rimedia ad una vecchia gaffe: mette sotto contratto Paul McCartney
di Antonio Ranalli
A distanza di quasi mezzo secolo la casa discografica britannica Decca ha rimediato a una delle più clamorose cantonate mai registrate nella storia dell'industria musicale: se nel febbraio 1962 rifiutò i Beatles, oggi assolda Paul McCartney.

A distanza di quasi mezzo secolo la casa discografica britannica Decca ha rimediato, seppure molto parzialmente, a una delle più clamorose cantonate mai registrate nella storia dell'industria musicale: se infatti nel febbraio 1962 rifiutò d'ingaggiare i Beatles, allora alle primissime armi, oggi ha invece concluso un contratto con Paul McCartney per pubblicare sotto la propria etichetta le musiche del balletto "Ocean's Kingdom" ("Il Regno dell'Oceano"; ndr), prima incursione di Macca nel mondo della danza.

Lo hanno annunciato le due parti: lo spettacolo debutterà in prima mondiale il 22 settembre prossimo al New York City Ballet, mentre il 3 ottobre il disco uscirà in Gran Bretagna. Oltre 49 anni fa un incauto manager della Decca bocciò senz'appello i campioni dimostrativi proposti alla casa discografica inglese dai quattro di Liverpool, che furono messi alla porta senza tanti complimenti, con commenti "lungimiranti" del tipo "I gruppi con chitarre ormai sono finiti" e "Non avete alcun futuro nel mondo dello spettacolo". Al posto dei non ancora Fab Four, nelle cui file tra l'altro solo a settembre di quell'anno Ringo Starr avrebbe sostituito Pete Best alla batteria, fu messa sotto contratto una band chiamata Brian Pool & the Tremeloes, di cui qualche mesi più tardi si erano già perse le tracce. La vera ragione della scelta sembra in realtà sia stata il fatto che quest'ultima era londinese, e dunque meno costosa e più facile da avere a disposizione in sala di registrazione rispetto a quel drappello di "provinciali". Nel frattempo i Beatles erano stati peraltro scritturati dalla Emi per una sua etichetta minore, la Parlophone, e la scommessa si sarebbe infine rivelata ben più che azzeccata. Fu così, d'altronde, che due anni più tardi alla Decca, imparata la lezione, non si lasciarono sfuggire un quintetto
che altri avevano già rifiutato: i Rolling Stones, per colmo di paradosso segnalati proprio da George Harrison. Paul McCartney non è comunque nuovo alle composizioni classiche: negli anni '90 debuttò con la musica orchestrale di "Liverpool Oratorio", seguita dall'opera "Standing Stone" e da "Working Classical", fino allo spartito per coro e orchestra "Ecce Cor Meum", dedicato alla defunta moglie Linda.

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