Napoli delle sorprese. Napoli del coraggio. Napoli dell'inventiva. Poi c'è la metropoli, la sua posizione geografica, le problematiche urbane. Poi ci sono i panorami, il golfo, le tradizioni. la storia. Poi c'è la musica, l'anima nobile che aleggia su questa città ed i suoi molteplici volti in contraddizione eterna.
E in un luogo preciso della città, il silenzio cede alla musica e la musica chiede silenzio, attenzione, rispetto. Succede con cadenza quindicinale, al Cellar Theory, un attraente sottoscala rosso, che ricorda contemporaneamente l'atmosfera dell'underground di Londra o le sedi happenning della beat generation. Un salto nel passato? No, per nulla. Anzi. Spazio al presente e, ci si augura, al futuro! Perchè nella Be Quiet Night chi fa musica, scrive, compone, interpreta, canta...ha lo spazio gratuito per esibirsi, per raccontarsi, per esprimersi, potendo confidare nell'attenzione del pubblico che, in rigoroso silenzio, ascolta. Non importa se il tuo nome sia semi affermato, ben noto oppure no. Non importa quante copie di un cd o demo tu abbia venduto, eventuali interviste rilasciate a magazine locali o nazionali, premi o targhe autorevoli e non, ricevute.
Passa nella Be quiet Night, ascolta, esibisciti, trattieniti.

Quello che importa è che tu possa esprimerti, alternandoti sul palco simultaneamente ad altri musicisti, cantautori, performer vari. Da solo o in jam session se scatta feeling artistico con qualcuno, dove neanche credevi potesse esservi. Solitamente sono tre ore di musica, spesso piacevolmente sorprendente, talento da godere e riconoscere e fa rabbia notare quanto la discografia rimanga cieca verso tante realtà musicali che andrebbero notate, supportate e proposte ad un pubblico che sembra assopito ma che amerebbe risvegliarsi attraverso nuove proposte musicali. Alcune risultano davvero originali, i testi hanno linguaggi nuovi, i musicisti suonano con vera passione e tanta professionalità.
Sono banditi atteggiamenti da star. Chi si esibisce, al termine rimanga lì ed ascolti gli altri. Essere spettatori è formativo quanto l'essere musicisti o cantautori.
La missione è condividere la passione, condividere un palco. Tutti emotivamente coinvolti. Luci puntate sul palco e spettatori al buio.
Rispetto per la musica, per chi la fa e per chi la ascolta.
Il 5 aprile, al Cellar Theory, Napoli, nazione: Italia, pianeta: Terra!

'C'era una volta un re, seduto sul sofà, diceva al cantautore: Raccontami una storia!
La canzone incominciò!'.
(Nanni Ricordi (1932-2012), inventore dei cantautori, nell'album happenning dadaista Primo secondo & frutta(IVAn compreso) di Ivan Cattaneo, Ultima Spiaggia/RCA, 1977)

Cellar Theory
via Bonito 24
Napoli Vomero
info:
081/5567124
349/1115131

*Foto: Sabrina Cirillo

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