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Pubblicato il 01/07/2009 alle 14:10:42
Esce in questi giorni Fare il napoletano...stanca!, il nuovo cd di Federico Salvatore
di Luca Pastini
Esce in questi giorni il nuovo album di Federico Salvatore dal titolo Fare il napoletano...stanca! (su etichetta Arancia Records, distributo da Lucky Planets).

Esce in questi giorni il nuovo album di Federico Salvatore dal titolo “Fare il napoletano...stanca!” (su etichetta “Arancia Records", distributo da “Lucky Planets”).

Continua - dopo l'album “L'osceno del villaggio” (2002) e “Dov'è l'individuo?” (2003) - il nuovo percorso artistico del cantautore napoletano che, pur non rinnegando gli esordi al “Maurizio Costanzo Show”, quando incollava gli spettatori al televisore con le sue ballate ironiche e dissacranti (“Azz”, “Ninna nanna”, etc..), si propone in veste di chansonnier moderno che si rifà alla migliore tradizione cantautorale italiana serbando un innato gusto per il gioco semantico e la descrizione di ritratti e storie a volte grottesche (“La rosa sbocciata nera”, “La macchia”) a volte autobiografiche (“Nella piccola bottega della vita”).

“Fare il napoletano…stanca!”, dice lo stesso Federico del nuovo progetto, “è il riassunto del mio esilio televisivo, voluto e dovuto dopo la pubblicazione di “Se io fossi San Gennaro” che nacque con l’implicito sottotitolo di: “Funerale della marionetta Azz”.
In questo esilio, mascherato di libertà, sono stato in realtà prigioniero in una cella-salone (con vista sul Vesuvio per l’ora d’aria) dove ho spento i quarantadue pollici del televisore e ho acceso la lampada sui tremila indici dei libri che arredano le pareti. Così i miei libri hanno preso luce dalla lampada e la mia testa ha preso luce dai libri. Assistito e nutrito da spremute d’amore di una compagna che rassetta la mia vita in punta di piedi e di una figlia che gioca a bassa voce, ho potuto assecondare nel silenzio la piacevole lentezza della riflessione e tradurre in canzoni gli spunti nati dalle quotidiane letture”.

Cosi, ad esempio, dalla lettura di "Le due Napoli" di Domenico Rea e "L’ armonia perduta" di Raffaele La Capria nasce l’idea di “Fare il napoletano stanca”; “La rosa sbocciata nera” è una metafora grottesca ispirata da "Gomorra" di Roberto Saviano e da "I boss della camorra" di Bruno De Stefano.
Eppoi, "Sessanta racconti" di Dino Buzzati; "Jack l’ uomo della Folla" di Diego Cugia; "Una nuvola per tappeto" di Erri de Luca; "Sulla strada" di Jack Kerouac.

“Fare il napoletano...stanca!” è anche la prima canzone scelta quale singolo radiofonico: un ritratto graffiante ed impietoso del napoletano medio che sposa una musica autoironica e parodistica.
Arrangiato da Luigi Zaccheo , l'album, che contiene quindici tracce ed è elegantemente confezionato con un libretto comprendente tutti i testi delle canzoni, è ulteriormente impreziosito da una nuova versione della famosa canzone/denuncia “Se io fossi San Gennaro” (che su You Tube ha suprato ormai i ducentomila ascolti) e da una stupenda versione del brano “Senz’arte nè parte” arrangiata ed eseguita dall'ensemble d'archi “Solis String Quartet” (già con Edoardo Bennato ed Elisa, tra i tanti artisti con cui hanno collaborato).

Oltre che nei negozi di dischi, l’album è anche disponibile in versione digitale sulle maggiori piattaforme di distribuzione digitale (I-Tunes, Virgin, Nokia Music Store, Amazon, tra le principali), inoltre si può ordinarlo direttamente sul sito www.luckyplanets.it.

Si ringrazia per la collaborazione l' Ufficio Stampa Daniele Mignardi

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