Musical NewsMusicalNews
  Cerca

MusicalNews: le notizie che gli altri non hanno! - real news by true fans for hot peopleCOLLABORA CON NOI
 Editoriale
La tutela del prodotto autoctono: la polemica su Mogol e le quote di musica italiana..
 

www.fanzine.net
 Interviste
•07/03 - Sage, Croazia e storia.
•05/03 - Wyatt Earp: pistole, alcool e rock'n'roll!!
•03/03 - Dalla Russia una gelida folata di Heavy Metal…
(altre »)
 
 Recensioni
•22/03 - World Theater Masterpiece, sigle e anime secondo Jean Pierre Colella
•20/03 - Andrea Andrillo: Uomini, bestie ed eroi
•20/03 - St. Madness Bloodlustcapades (autoproduzione - promo) – Heavy Metal Heavy Metal
(altre »)
 
 Comunicati
•22/03 - Tecla Insolia il 23 marzo a Gulp Music (Rai Gulp)
•22/03 - Fanoya, il secondo singolo è Torno giovedì
•20/03 - La cantautrice ternana Daria pubblica il nuovo singolo Prima di Partire, definita una ballad rock ....
(altre »)
 
 Rumours
•22/03 - Sucker, il nuovo singolo che segna il ritorno dei Jonas Brothers dopo 6 anni di silenzio
•20/03 - Sfera Ebbasta, ad aprile i genitori entrano gratis ai concerti
•19/03 - Morgan apre la rassegna A tu per tu con...al Teatro Golden di Roma
(altre »)
Recensioni
Pubblicato il 18/03/2018 alle 00:02:09
Edward Banchs Heavy Metal Africa (World Association Publishers) – Un libro inchiesta davvero notevole
di Emanuele Gentile
Il libro “Heavy Metal Africa” è il primo studio sulla presenza dell’Heavy Metal nel continente africano.

Il libro “Heavy Metal Africa” è il primo studio sulla presenza dell’Heavy Metal nel continente africano.

E’ un libro di particolare importanza quello scritto da Edward Banchs poiché fotografa in maniera magistrale un fenomeno musicale che potrebbe rivoluzionare la scena musicale mondiale nei prossimi decenni.

Ossia la presenza di un vasto sostrato di gioventù africana dedita al Rock e all’Heavy Metal. Certo noi europei potremmo sorridere nel pensare ciò, ma qualcosa di importante sta accadendo lì. L’autore spiega la genesi del libro in una lunga inteoduzione. Si trova all’aeroporto di Heathrow e sta partendo per lo Zimbabwe.

Certo è surreale leggere il dialogo fra l’autore – Edward Banchs – e un ufficiale della polizia inglese che gli chiede il perché e il come del viaggio in Africa. Soprattutto laddove la motivazione è l’Heavy Metal! L’origine dell’interesse per l’Africa è nato poco a poco. Prima di tutto, nelle università della Florida e in seguito presso l’University of London’s School of Oriental and African Studies. In quest’ultima istituzione universitaria per accrescere la sua conoscenza del periodo post-coloniale in Africa. Fu durante una notte del 2011 che gli venne l’idea di unire l’interesse per l’Africa e la passione per l’Heavy Metal.

“Heavy Metal Africa” è un libro straordinario poiché è in realtà un saggio di spessore che conduce un’analisi della situazione dell’Africa contemporanea utilizzando come parametro l’Heavy Metal. Idea geniale non è vero? Cioé attraverso lo svelamento della realtà Heavy Metal nel continente africano si osserva la realtà e l’evoluzione dell’Africa. Infatti, il saggio è strutturato in una maniera molto professionale...anzi è un classico saggio di sociologia. C’è un’idea. Si ha un certo mestiere nella raccolta dei dati. Si ha una capacità di interpretarli. In breve, l’autore ha costruito un ragionamento e una riflessione per nulla banali. Tutt’altro.

Nei paesi che ha visitato – Sudafrica, Botswana, Kenya, Madagascar, Mauritius e Zimbabwe – l’autore può manifestare il suo acume di attento osservatore delle cose. Passa in rassegna la situazione del paese. Conduce interviste con i fautori di questa rivoluzione silente. Si interroga sul perché l’Heavy Metal è arrivato in quei paesi. Cerca di capire come mai c’è gente che in quei paesi si interessa e suona Heavy Metal. “Heavy Metal Africa” è un libro che fornisce tantissime informazioni. Informazioni ben coordinate e che permettono al lettore di avere un’opnione ben precisa in merito.

Certo l’avventura dell’heavy Metal in Africa sembra ancora una cosa da iniziati. A parte il Sudafrica, negli altri paesi siamo a una situazione da gruppi carbonari. Ci si regge su poco. Non ci sono strutture. Si conosce l’Heavy Metal perché si ha la fortuna di avere come background gli ex paesi coloniali. Inghilterra e Francia in testa. C’è qualche radio che qualche volta diffonde musiuca Heavy Metal. Le poche copie di album Heavy Metal vengono trattati alla stregua di reliquie. Ma è bello notare la passione della gente che lì ascolta l’Heavy Metal. Una passione che non è più così tanto forte qui in Europa. L’autore intervista giovani e meno giovani con una grande abilità narrativa. Riesce a far venire alla luce l’oggettiva realtà della situazione.

E’ un libro da consigliare in maniera decisa ed inequivocabile. Conoscendo la situazione dell’Heavy Metal in Africa compirete in realtà un lungo viaggio alla scoperta e conoscenza dell’Africa. In tale dettaglio risiede la grandezza di “Heavy Metal Africa”. Un libro che dovrebbe essere adottato nelle scuole per implementare la conoscenza dell’inglese e dell’Africa. Devo congratularmi con l’autore per averci regalato un’opera così particolare e di sicuro interesse.





 Articolo letto 2450 volte


Pagina stampabile