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Interviste
Pubblicato il 08/06/2010 alle 19:32:48
Benedetto Ferrara, indecente violinista, ottimo giornalista, grande rocker, farfalloso dj...
di Francisco De Mazzei Paradisi
Qui in foto e' all'Estoril, mentre intervista un sorridente Jorge Lorenzo: sta facendo le valige per andare a seguire la Nazionale in Sud Africa, come inviato del quotidiano La Repubblica. Ogni Lunedi' sera e' su Controradio.

Qui in foto e' all'Estoril, mentre intervista un sorridente Jorge Lorenzo: sta facendo le valige per andare a seguire la Nazionale in Sud Africa, come inviato del quotidiano La Repubblica. Ogni Lunedi' sera e' su Controradio.

Keep on rocking in the free world! Conoscete per caso il Presidente della comunita' montana di Ibiza?

Benedetto Ferrara scrive su La Repubblica ed e' uno dei piu' quotati expertise del mondo Fiorentina: ce ne accorgiamo, quando lo vediamo sulle varie emittenti toscane! Ma il Ferrara e' anche in radio con The Nightfly, le fantastiche farfalle, ogni Lunedì dalle 22,35 e con replica il Sabato alle 0:50. Logico fare di tutto per scambiarci quattro chiacchere, proposta che lui ha prontamente accettato...

Bentrovato a Benedetto Ferrara, giornalista fiorentino del quotidiano La Repubblica e … cos'altro?
Dj radiofonico, aspirante scrittore per scommessa. Vediamo come va... poi corro, a piedi e in moto. Fino a che non è nato l’ultimo figlio, che adesso ha tre anni e mezzo, vagavo per il mondo per girare documentari a sfondo sociale: India, Burkina Faso, Brasile, Perù. Detto così è tutto molto cool. Ma magari faccio tutto male... però di sicuro di diverto.

Quali sono stati gli step che l'hanno portata a questo tipo di lavoro? Non ci scordiamo dell'ambito scolastico....
Al conservatorio ero un violinista indecente. Forse il peggiore della storia. Quelli del piano di sopra avevano anche pensato anche a una querela. Liceo classico Michelangelo. Scuola di cinema e di sceneggiatura. Ma la cosa che mi riusciva meglio era fare i caffè alla casa del popolo dove facevo il barista da ragazzino. Poi a 18 anni la radio privata, poi Rai stereo uno fino a quando non ho iniziato a collaborare all’edizione di Repubblica Firenze. A 24 anni ero già padre. Dovevo provare a diventare una persona seria. Missione fallita, pare. Comunque prima lo spettacolo, poi lo sport. Poi tutta una serie di cose messe insieme. Ho avuto la fortuna di lavorare con grandi giornalisti. Forse ho anche imparato qualcosa.

Il nostro diretur Giancarlo Passarella vorrebbe regalarle il cd dei Rusties, emuli di Neil Young e con la title track Move Along con ospite Cristina Dona'..... lo gradira' questo regalo? Perche'?
Il vecchio Neil per me è un maestro. La prima volta che ho fatto sesso (la prima volta in due, intendo), in sottofondo c’era Harvest. Cristina Donà ha cantato Stelle buone e a me questo basta per amarla forever.

Se invece dobbiamo farle un regalo calcistico, a cosa dobbiamo pensare per renderla felice?
Mi basta il terzo scudetto della Fiorentina. E già che ci sono anche una Champions. E già che insisti ci metto il mondiale per club. Ma forse lo scudetto potrebbe bastarmi. Forse, però.

Parliamo della sfera personale: riesce il Benedetto Ferrara giornalista a convivere con il Benedetto Ferrara uomo? Quali hobby riesce a coltivare?
Sono un dissociato multiuso. Comunque sei mi metti davanti al mare, mi dai la possibilità di scrivere, di correre e di ascoltare la musica io sono felice. So stare da solo. E con le persone importanti della mia vita, chiaro. La donna che amo, i miei tre figli. Poi giro per la città in bici. Trovo che questo sia un grande lusso. Soprattutto a Firenze, luogo fantastico del pianeta.

E' un gioco dell'assurdo il definirsi Presidente della comunità montana di Ibiza? Come lei si avvicina alle realta' della vita? Sempre sdrammatizzando?
Mi piace pensare che la vita sia come la tastiera di un pianoforte. Da Chopin al Rock & roll, ci sta tutto. A volte mi piace il lato ironico delle storie, a volte quello più sentimentale e appassionato. Insomma, non è che fai l’amore sempre nello stesso modo. E così non è che dipingi le cose sempre con gli stessi colori. Certo che quando sai ridere sei un pezzo avanti.

La sua e' una famiglia che annovera parenti famosi: come descriverli, visti dal suo punto di vista?
Se si riferisce a mio cugino Giuliano le dico che gli voglio bene, che su tante cose la pensiamo in modo opposto, e che purtroppo ci vediamo pochissimo perché frequentiamo ambienti diversi. Il fatto è che mio padre, che era romano, venne a insegnare all’Università a Firenze che ero appena nato. Quindi io ho sempre vissuto a Firenze mentre i miei zii e i miei cugini abitavano a Roma. Anche quando ho perso mia madre e la mia famiglia purtroppo si è disgregata ho deciso di restare qui. Sono fiorentino. E mi piace esserlo. Difetti compresi. Di Giuliano ho un ricordo buffo: una volta ci siamo incrociati all’Argentario: io stavo tornando a Firenze in Ciao (ero davvero scemo), lui e il suo cane lupo a Roma in cinquecento. Era il 79 o l’80, lui era stato a vedere i Police. Io li avevo già visti. Ricordo che glielo dissi con orgoglio.

Il nostro Giancarlo Passarella ci invita a non fidarsi della sua apparente calma, perche' sotto la brace arde un fuoco vivo: da quanto tempo vi conoscete con il nostro diretur?
Da sempre. Cioè da quando iniziò a menarla coi Dire Straits (grandi, sia chiaro). Giancarlo è uno dei pochi rari casi di giornalista musicale che non se la tira troppo. Un mito. Tanto più che ha avuto l’idea di intervistare uno come me. Ma come gli sarà venuta in mente? Il che denota anche un accenno di senilità precoce. A parte scherzi, lui è un appassionato della vita. Per questo lo considero un vero amico anche se non ci vediamo mai.

Quali sono stati gli artisti che ha amato in gioventu'? Quali quelli che invece ora con maggiore vigore?
Abbiamo detto di Neil Young. Poi Jackson Browne. I Pink Floyd.....Pearl Jam... Vabbè. Vediamo... C.S.I. Massimo Volume. Gil Scott-Heron. Paul Weller. Bach. Bowie. Diaframma. Cure. Potrei continuare per ore. E adesso? Mi piacciono Brett Dennen e Damien Rice. Adoro alla follia Dvae Matthews. E comunque ascolto un sacco di altra roba. Ogni giorno è una scoperta. Dell’oggi e di ciò che è stato.

Diamo qualche consiglio ai giovanissimi, sia che vogliano fare i giornalisti sportivi che quelli in ambito musicale..... cosa fare e cosa non fare?
Un giornalista è un giornalista e basta. Cerchi, vedi, indaghi, racconti. E la parola magica oggi è multimedialità. Lo so che non è nuova nuova ma il segreto è lì. Più metodi conosci per comunicare e più hai possibilità di andare avanti. E poi non fidatevi dei vecchi giornalisti che vi dicono di lasciar perdere. Testa dura e principi etici saldi. Certo ... l’etica è una cosa sempre più rara. Proprio per questo il mondo dell’informazione ne ha bisogno. Per sopravvivere. No, ma che dico? Per rinascere.

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