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Pubblicato il 12/06/2008 alle 18:19:36Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Omar Pedrini live @Urago Mella, 11/06/2008:sono sempre uno scatenato rocker de Brèsa!

di: Laura Gorini

Omar Pedrini c’è. Il grave incidente che lo ha colpito anni fa non lo ha certamente ostacolato nel suo continuo desiderio di fare buona musica e di suonare dal vivo.

Omar Pedrini c’è. Il grave incidente che lo ha colpito anni fa non lo ha certamente ostacolato nel suo continuo desiderio di fare buona musica e di suonare dal vivo.
Lo si è capito bene ieri sera alla festa del Pd di Urago Mella ( Brescia), quartiere dove Omar è cresciuto.
È stato lui stesso a ricordarlo con una punta di sincera emozione durante la sua breve ma intensa performance che ha posseduto il tanto ricercato sapore di "amarcord".
Una sorta di festa allargata nelle quale si sono trovati magicamente a coinvivere sia i suoi nuovi fans sia quelli più "datati", definibili a buona ragione come "lo zoccolo duro" della sua "tifoseria".
Il tutto racchiuso in un immaginario scrigno prezioso, pieno zeppo di ricordi.
Ricordi felici e altri più amari. Ma comunque importanti e impossibili da dimenticare.
Tanti ricordi che hanno permesso all’artista di rimanere con i piedi ben piantati a terra anche quando ha iniziato a conoscere il vero successo nazionale e internazionale.
Sia come cantante solista sia come membro dei Timoria, storica rock band bresciana, nelle quali file militava anche Francesco Renga.
Le strade si sono poi improvvisamente divise: Renga ha incominciato a fare pop, Pedrini è invece rimasto fedele alle sue radici rock.
E di rock se ne è ascoltato davvero tanto ieri sera, intervallato però da momenti acustici di autentica poesia.
Ma Omar non ha voluto solo emozionare i numerosi presenti ma anche farli divertire: eccolo allora con chitarra alla mano intonare “Shock”, uno dei singoli di punta di “Pane, Burro e Medicine”, la sua più recente fatica discografica.
O ancora “Senza vento” e “Sole Spento”, pezzi con i quali ha trionfato in passato assieme ai “suoi” Timoria.
Sono le 23 e dieci quando il musicista bresciano saluta il suo calorosissimo pubblico dopo un’ora e mezza di ottima musica.
Ottima musica nata, composta e suonata con il cuore.

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