Flebologic - Shipwreck

di: Silvio Mancinelli

Se Mark Lanegan, alla luce del suo ultimo album, sentisse questo “Shipwreck” dei Flebologic, li prenderebbe, come minimo, come gruppo di supporto nei concerti italiani.

Se Mark Lanegan, alla luce del suo ultimo album, sentisse questo “Shipwreck” dei Flebologic, li prenderebbe, come minimo, come gruppo di supporto nei concerti italiani. I cinque ragazzi che formano i Flebologic sono del territorio bergamasco, e lì hanno trovato ispirazione per questo disco che va dal blues all’elettronica, al pop cantautorale; ma su questo ci riverrò tra poco. Prima di tutto, volevo fare un plauso per il manufatto fisico. In una bustina, c’è un compensato con attaccato il disco, un disegno e il book trasparente con i testi e le altre info di rito. Questo per dire che il gruppo non ha lasciato nulla al caso, considerando anche, di solito, proprio su questo punto, si tende un po’ a risparmiare. Comunque il disco, senza giri di parole, è molto bello. Perché anche nel caso in cui i Flebologic si buttano nel dub, come in “Angel Dub”, il tono del disco non cambia, rimane sempre in quel campo oscuro, genere Funeral Blues. Si tratta di un ep, le canzoni sono solo 6, ma sono sicuro che i Flebologic faranno molta strada, considerando anche che a collaborare con loro c’è Paolo Mauri già con Afterhours e Calibro 35, qui non si scherza per nulla. Bravi!

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