Samosely sono i residenti nella zona di alienazione di 30 chilometri che circonda le aree più fortemente contaminate vicino alla centrale nucleare di Chernobyl in Bielorussia e Ucraina: una tragedia tremenda, ma per certi versi dimenticata! Citando Pierangelo Bertoli, Chernobyll, è stata quella chimica lebbra che dovevamo attenderci, argomento quanto mai attuale se pensiamo a questi ultimi 2 mesi di pandemia. Domenica 26 Aprile, in occasione del 34esimo anniversario della tragedia di Chernobyl, Rai1 trasmetterà in esclusiva il documentario Samosely – I residenti illegali di Chernobyl, scritto e diretto da Fabrizio Bancale.
Andrà in onda all’interno di Speciale Tg1 alle 23,30 e mi piace sottolineare come le musiche originali siano quelle del giovane compositore Franco Eco, il quale ha dichiarato .. Sono particolarmente legato alla terra ucraina, alle sue ferite sofferte e alla lunga e straordinaria tradizione. Questo lavoro musicale prende forma grazie all’indagine sensibile di un autore come Fabrizio Bancale, rivolgendo la sua attenzione all’uomo che resiste oltre alla disgrazia. I tempi moderni, la pandemia e la cura del nostro pianeta non possono che sovrapporsi ad un disastro come quello di Chernobyl, ricordandoci che molto ancora abbiamo da riordinare..
Da un punto di vista storico, grazie al documentario scopriremo che (ad una settimana dalla catastrofe, durante i drammatici giorni dell’evacuazione imposta dalle autorità sovietiche) alcuni uomini e donne si oppongono a quella che loro vivono come una deportazione forzata.
Samosely – I residenti illegali di Chernobyl è stato presentato per la prima volta nel 2017 al Pesaro Doc Festival diretto da Luca Zingaretti, ha vinto il Gran Premio della Giuria di Qualità al Social World Film Festival e premiato come miglior lungometraggio al “Premio Fausto Rossano”.
Colonna sonora edita da Alabianca Group in streaming e in vendita nei migliori store digitali.