Erik, dalla banda del paese alla colonna sonora di un film di Rai Cinema: lo scrive StorieOggi.it ..

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Interessante articolo a firma di Sante Chiorazzo! Già dal sottotitolo si intuisce il taglio dato a questa intervista .. Giovane cantautore lucano ha esordito a sei anni con il sax grazie al nonno. Ora studia pianoforte e sta per pubblicare un disco in collaborazione con il compositore Franco Eco..
Vi è poi l’invito a leggere due nostri articoli per comprendere qualcosa di più sulla galassia artistica di Erik. Sottolinea il nostro Giancarlo Passarella (assai soddisfatto).. Desidero ringraziare Sante Chiorazzo, perché è riuscito a comprendere molto di più su questo talentuoso giovane artista. Partendo dal fatto che potete immaginare che scelta difficile è tifare Roma in Lucania. Gli è sempre rimasto simpatico un calciatore giallorosso, l’argentino Erik Lamela. Da questo è nato il suo alter ego!

Erik, tutto comincia grazie a nonno Filippo.. Si, lui ha portato  nella banda del paese, dove suonava. Ho vissuto la vera musica, quella dei bandisti, si suona tutti insieme, anziani musicisti e giovani, si tramandano le esperienze. Ho iniziato con il sax contralto, quello di Lisa Simpson, per capirci. Ma in quel periodo, alle elementari avevo passione per le poesie, le scrivevo di nascosto, durante le lezioni, fino a quando la maestra non se ne accorse. Le volle leggere, non mi sgridò, né mi punì. Il giorno dopo tornò in classe con un squadernino, era una vecchia agenda e mi disse: scrivile qui, così restano tutte insieme, non le perdi.
Come nasce Erik e perché? E’ il mio alter ego. Ho sempre voluto avere un alter ego, un altro me. Erik nasce dal fatto che sono un tifoso della Roma, da sempre. E potete immaginare che scelta difficile è tifare Roma in Lucania. Mi è sempre piaciuto e rimasto simpatico un calciatore giallorosso, l’argentino Erik Lamela. Così ho deciso che il mio alter ego si chiamasse così.

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