La serie “Hanno ucciso l’uomo ragno – La leggendaria storia degli 883” ha la colonna sonora di Santi Pulvirenti (e il montaggio degli episodi 5, 7 e 8 del bravo Andrea Ricciotti) che rivisita tormentoni degli 883 adattandoli alla voce dell’attore Elia Nuzzolo (un po’ come Stefano Sperduti fece con “Bohemian Rhapsody”).

Interessante il tema che sottolinea l’alchimia tra Repetto e Pezzali, un sound rap metallico, che evidenzia il meccanismo oliato della loro amicizia creativa. Quando appare la sala giochi di Cisco (“Jolly Blu”) non possiamo non citare un’altra sala giochi rilevante, quella che compare nella seconda stagione di “Stranger Things”. Anche qui il tema musicale diventa sognante, proprio per sottolineare l’effetto epico-nostalgico (I compositori sono Kyle Dixon e Michael Stein). Interessante la figura di Claudio Cecchetto (interpretato da Roberto Zibetti) mentore degli spaesati Repetto e Pezzali. Cecchetto (produttore, conduttore radiofonico e televisivo e discografico) nel 1982 fondò Radio Deejay e nel 1983 anche Deejay Television (contenitore di videoclip). Senza poi dimenticare il titanico film “Jolly Blue” del 1998 girato da Stefano Salvati (che poi dirigerà “Albakiara”). Il film tratta della sala giochi di Pavia molto in voga negli anni ’80 e proprio alle musiche abbiamo Pierpaolo Peroni e Max Pezzali. Peroni nella serie (interpretato da Edoardo Ferrario) sarà decisivo per la creazione del brano “Hanno ucciso l’uomo ragno”. Non tutti sanno che Ade Capone (ideatore del fumetto cult “Lazarus Ledd”) ha scritto il fumetto sugli 883 “Gli anni d’oro” e ha sceneggiato il video dylandoghiano del brano “Il grande incubo” con la regia di Guido Manuli. Insomma, grazie al brio di Santi Pulvirenti, che ha dato un’anima corposa alla serie sugli 883, ci troviamo con uno spaccato generazionale che ha toccato molti cuori includendo anche le nuove generazioni (oltre ai boomers) che si sentono rappresentati da questa coppia inedita di giovani artisti in erba. (a cura di Jean-Pierre Colella)