Festival di Sanremo 2025 – prima serata: 29 cantanti in gara, oltre 12 milioni di telespettatori e due grandi popstar: il Papa e Jovanotti!

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Buona la prima per qualche colpaccio e intrattenimento televisivo: spiccano Cristicchi e Giorgia, si difendono Marcella e Ranieri, ottimi auspici per Olly, Bresh, Elodie, Gaia, Rose Villain, Coma Cose. Il Festival di Sanremo si conferma un varietà TV con la musica che fa da contorno.

Carlo Conti, Antonella Clerici e Gerry Scotti. A destra, un’immagine del videomessaggio di pace di Papa Bergoglio
Simone Cristicchi

Il buon Carlo Conti ha garantito le emozioni sin dall’inizio omaggiando il compianto Ezio Bosso, da lui ospitato nel 2016, passando per un sorprendente intervento di Papa Bergoglio in videomessaggio ed una dedica speciale in memoria al caro Fabrizio Frizzi. Buona la regia, le luci, le esibizioni curate al dettaglio per un festival che debutta con ascolti altissimi e lascia comunque spazio ai cantanti in gara. Apre i battenti la radiofonica Gaia, seguono un pacatissimo Gabbani, la ribadita nudità di Rkomi, la sicurezza di Noemi. Raccoglie consensi anche Irama con la sua Lentamente. Il trio dei presentatori è al completo con Gerry Scotti e Antonella Clerici e un Festival più televisivo di così conferma quanto sia concepito come varietà e non come programma puramente musicale. L’attesissimo Cristicchi conquista meritatamente la standing ovation. Applausi anche per Marcella Bella e Achille Lauro.

Giorgia
Achille Lauro

L’abbraccio canoro fra Israele e Palestina con Noa e Mira Awad sulle note di Imagine di John Lennon segna un bel momento. L’esibizione di Giorgia annulla l’esistenza dell’autotune mentre sorprende in positivo Willie Peyote. Jovanotti , ospite di questa serata, dà ampio spazio alla musica dinamica con musicisti reclutati da ogni parte del mondo coi quali rivisita alcuni suoi successi. Con Dardust, arrangiatore del suo nuovo album Il corpo umano, presenta l’ottima ballad Un mondo a parte. Rose Villain, Olly, Elodie e Shablo ft. Guè, Tormento, Joshua, ben rappresentano la musica attuale e vantano ottime produzioni dei rispettivi brani. Massimo Ranieri (con Tiziano Ferro fra gli autori del suo pezzo Tra le mani un cuore) e il fuori gara Raf per il quarantennale di Self Control da Piazza Colombo, ben difendono invece la categoria Boomers. Un impensabile Tony Effe in versione Califano che alla prima non ha convinto più di tanto, una convincente Serena Brancale ed il gradevole cantautorato di Brunori SAS precedono il tg della notte.

Carlo Conti con Jovanotti
Rose Villain

I ritrovati Modà non destano sorpresa; la Clara di Mare Fuori cattura con un pezzo pop ed un’iconica bellezza; Lucio Corsi è un artista fra glam e cantautorato e si rivela fra le performance migliori. Un concentrato Fedez presenta Battito comunque in preda all’emozione. Bresh e Joan Thiele lasciano un ottimo segno. La giovanissima Sarah Toscano è in contrasto col titolo vintage del suo brano Amarcord; Rocco Hunt riprende possesso del palco sanremese riportando in scena la lingua napoletana. Francesca Michielin conferma il proprio talento con Fango in Paradiso mentre è innegabile il potenziale radiofonico del pezzo dei The Kolors Tu con chi fai l’amore. Dopo la rinfusa classifica finale dei soli cinque brani più votati dalla Sala Stampa (Brunori SAS, Giorgia, Lucio Corsi, Simone Cristicchi e Achille Lauro) il timone è passato ad Alessandro Cattelan per il DopoFestival con Selvaggia Lucarelli, Alessandra Celentano e Anna Dello Russo. L’ingresso di Jovanotti nel passare a salutarli, si è fatto ulteriormente garante del giusto appeal per gli spettatori più insonni.

Olly
Brunori SAS
Lucio Corsi