Con una voce eterea e un’interpretazione capace di unire classicismo e contemporaneità, l’Austria si è aggiudicata la vittoria dell’Eurovision Song Contest 2025, che si è tenuto sabato 17 maggio alla St. Jakobshalle di Basilea, grazie al giovane artista JJ e alla sua ballata elettro-pop “Wasted Love”. Bene l’Italia che conquista il quinto posto con Lucio Corsi, mentre Gabry Ponte, in gara per San Marino, si è fermato all’ultimo posto, nonostante un’ottima esibizione.

Una performance intensa, costruita attorno a una vocalità fuori dal comune – quella di Johannes Pietsch, in arte JJ – che ha saputo alternare toni da controtenore a passaggi lirici di straordinaria raffinatezza. A soli 24 anni, il cantante viennese, già noto nell’ambiente della musica classica, ha conquistato pubblico e giuria con un brano dal forte impatto emotivo e sonorità moderne. Al secondo posto, in un clima segnato da tensioni e polemiche, si è classificata Israele con la toccante “October Again” di Yuval Raphael, sopravvissuta all’attacco del 7 ottobre 2023, a cui la sua canzone fa diretto riferimento. L’artista ha ricevuto un lungo applauso in sala, ma la sua presenza ha acceso gli animi fuori dall’arena. Durante la serata, due manifestanti pro-Palestina hanno tentato di salire sul palco durante la sua esibizione, lanciando vernice e superando le barriere di sicurezza. La pronta reazione degli addetti ha evitato il peggio, ma l’episodio ha contribuito a un clima di alta tensione che ha richiesto l’intervento della polizia nel centro città. Scontri e cariche sono stati riportati nei pressi dell’arena e lungo le vie principali di Basilea, dove si sono radunati manifestanti contrari alla partecipazione israeliana al concorso. Per l’Italia, Lucio Corsi ha rappresentato un caso unico: senza effetti speciali, senza pirotecnia, ma con un’estetica ben riconoscibile e coerente. Sul palco europeo, il cantautore toscano ha proposto “Volevo essere un duro”, già presentata al Festival di Sanremo, arricchendola per l’occasione con l’introduzione live dell’armonica a bocca. In un contesto dove per regolamento non è previsto l’uso dal vivo degli strumenti, Corsi è riuscito a far rientrare il suono dell’armonica direttamente nel microfono in alcuni passaggi, senza infrangere le regole. Una performance poetica e malinconica, vestita di ironia, con le iconiche spalline gialle piene di patatine e il fedele Tommaso Ottomano al suo fianco. Corsi ha portato la sua arte come un atto d’amore per la musica, più che per la gara, e il pubblico europeo ha risposto positivamente. È quinto nella classifica finale, ma primo nelle classifiche italiane di Spotify, dove domina tra i brani più ascoltati dell’Eurovision. Anche l’endorsement arrivato da nomi importanti del panorama musicale, come Ed Sheeran – che ha definito la canzone italiana “brillante” – e artisti del calibro di Andrea Bocelli, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Francesca Michielin e Giorgio Moroder, hanno confermato la forte attenzione intorno a lui. Persino Olly, vincitore di Sanremo 2025 che ha rinunciato alla partecipazione all’Eurovision, ha mostrato il suo affetto con un post su Instagram che lo ritrae mentre tiene in braccio Lucio con la scritta “spacca tutto”.

Grande attesa e curiosità anche per Gabry Ponte, in gara per San Marino con il brano “Tutta l’Italia”, un tripudio kitsch e visivamente esplosivo tra una Gioconda che ride e un David di Michelangelo che mastica una gomma. Un’operazione dichiaratamente pop, visiva e ironica, accolta con entusiasmo dal pubblico ma finita inaspettatamente all’ultimo posto. Una delusione per il DJ torinese, nonostante potesse contare anche sui voti degli italiani, non essendo in gara per l’Italia. Questa edizione dell’Eurovision ha confermato quanto il confine tra intrattenimento e attualità sia sempre più sottile. La partecipazione di Israele, le proteste all’esterno, gli atti di disturbo durante le esibizioni e la forte carica simbolica di alcune performance hanno mostrato ancora una volta come la musica possa essere un potente veicolo di messaggi, ma anche un terreno di scontro. Il trionfo di JJ con “Wasted Love” segna una vittoria della raffinatezza vocale e della contaminazione artistica, premiando un talento che ha saputo costruire un ponte tra mondi diversi. In un’edizione tanto spettacolare quanto controversa, a emergere, al netto delle polemiche, è ancora una volta l’arte, nella sua forma più pura. La classifica finale Eurovision 2025 dopo il posto posto dell’Austria e il secondo di Israele, vede al terzo posto l’Estonia con il discusso Tommy Cash, mentre al quarto posto la Svezia con Kaj, quindi l’Italia con Lucio Corsi e a seguire tutti gli altri. Nel bene e nel male, anche questa edizione dell’Eurovision non sarà dimenticata.