Novecento. Una collana documentaria di Musica e Storia: interessanti questi libri realizzati da Zecchini Editore

Tempo di Lettura: 2 minuti

Mi ha sempre affascinato la storia di Villa Wahnfried , edificata fra il 1874 e il 1876 grazie a Ludovico II, il re di Baviera stregato dalla musica di Richard Wagner e per questo ritenuto il suo principale mecenate. La casa è stata bombardata nel 1945 e i Wagner l’hanno abitata fino al 1966 prima di cederla al municipio che ora ne ha fatto un museo, grazie all’aiuto del Governo Federale di ben 22 milioni di euro. La storia ci dice poi che Adolf Hiter nel Mein Kampf scrive .. A dodici anni ho visto la mia prima opera, Lohengrin. In un istante ho compreso che il mio entusiasmo per il maestro di Bayreuth non avrebbe conosciuto limiti .. Una breve citazione per ritenere come la collana della Zecchini Editore sia di indubbio interesse, fin dal suo concepimento!

Cinque libri, dedicati ai periodi difficili della civiltà colpita da guerre e da dittature. Quanto ne ha sofferto chi faceva musica, o la musica stessa? E’ nostro dovere conoscere il secolo scorso: una collana di successo che non deve mancare nella vostra biblioteca musicale.
– Misha Aster L’Orchestra del Reich
I Berliner Philharmoniker e il Nazionalsocialismo
pagine XII+340 – formato cm. 15×21 – illustrato – Copertina cartonata
– Audrey Roncigli Il caso Furtwängler
Un direttore d’orchestra sotto il terzo Reich
pagine XII+308 – formato cm. 15×21 – Copertina cartonata
– Piero Rattalino Šostakovic
Continuità nella musica, responsabilità nella tirannide
pagine VIII+280 – formato cm. 15×21 – Copertina cartonata
– Alessandro Zignani La storia negata
Musica e musicisti dell’era fascista
pagine VIII+200 – formato cm. 15×21 – Copertina cartonata
– Luca Ciammarughi Soviet Piano
I pianisti dalla Rivoluzione d’Ottobre alla guerra fredda
pagine VIII+368 – formato cm. 15×21 – Copertina cartonata

Nei miei due libri intitolati Dolore No-Te (a favore dell’onlus Vincere il dolore) ho parlato anche dell’intonazione a 440 Hz, rispetto alla 432 Hz: questa tende a stimolare maggiormente il sistema nervoso centrale e già ai tempi dei nazisti era noto come le diverse intonazioni creassero diverse sensazioni e risposte fisiologiche negli ascoltatori. Ne abbiamo parlato nei due libri, ma soprattutto nei convegni medici dedicati alla sincronicitò, grazie al lavoro del dottor Paolo Scarsella. I cinque libri della Zecchini Editore ci fanno perciò capire come non è solo Wagner con il nazismo un problema (è noto che Hitler ha ordinato a Goebbels di scegliere il La a 440 hertz come intonazione ufficiale germanica), ma anche altri regimi hanno voluto celebrare/osteggiare il rapporto tra potere e chi suona/produce musica. Compreso quello fascista in Italia e per 20 anni..