Nella serata del 20 Marzo 2018, mi dirigo presso il circolo Arci Magnolia.
Teatro di eventi e situazioni alternative a pochi passi dall’aeroporto milanese di Linate. In effetti, come può non essere alternativo un luogo dove all’ingresso un cartello recita: “Siete tutti Benvenuti. Tranne razzisti, sessisti, omofobi, antipatici”. Il concerto del duo inglese Aquilo s’incastra perfettamente con quanto ribadito sopra. La band (per niente antipatica) produce una musica dalle atmosfere elettroniche ricercate e a tratti malinconiche. Nei loro video denunciano qualche disagio giovanile. In quello di “Calling Me”, brano tratto dall’E.P. che li ha fatti conoscere al pubblico inglese e nel resto del Mondo, denunciano il bullismo e l’omofobia.
Scott Quinn è il cantante ospite che fa da apertura. Grande estensione vocale, con la forza del suo canto e il solo ausilio della tastiera riesce a far trascorrere 40 minuti di performance. Di lui qualche info la leggo nel suo social. Terminata la performance si è diretto al banco del merchandising ufficiale di Aquilo per vendere anche delle copie del suo CD.
Serata in generale molto intima, con un piccolo ma nutrito gruppo di fan che in religioso silenzio scatta qualche foto, ascolta le voci dei due ragazzi, sperava in qualche brano più gettonato tipo “Calling Me” o “Good Girl”, salvo poi dover sottostare alla setlist già decisa per il concerto. Niente urla, nessuna sgomitata, nessun bodyguard a fare da barriera. Tutti intorno al piccolissimo palco che accoglie i due cantanti Tom Higham e Ben Fletcher, accompagnati da batterista e tastierista.
Tom e Ben raccontano la loro musica anche attraverso le espressioni dei loro volti. Concentrati più che mai, mani ferme su tastiere o chitarre, nessuna nota vocale o musicale stonata. Precisione maniacale, ricerca musicale e suoni che non hanno niente a che fare con la musica degli altri loro coetanei. Ed è esattamente questo che ha conquistato il cuore degli inglesi a partire dal network BBC 1, da tempo canale dedicato al contesto Indie. La radio nel 2013 si è accorta della loro musica e ha contribuito al lancio nell’etere. Fino al 2016 hanno realizzato degli E.P. o inediti in streaming, per arrivare quindi a Gennaio 2017 dove finalmente possono contare su un vero e proprio album di debutto: “Silhouettes”. Realizzato dall’etichetta Islands, distribuzione Universal.
Delle capacità vocali oltre che musicali dei due se ne è accorto anche il produttore Michael Cretu del progetto Enigma, affidandogli il brano “Amen”, chiusura dell’ultimo album “The Fall Of A Rebel Angel”. Lo stesso Cretu ammette in un’intervista concessa a Musicalnews: “In primo luogo, entrambi sono cantanti brillanti..Quando mi sono imbattuto in una delle loro canzoni in una playlist di Spotify, ho da subito pensato che dovessero essere presenti in ‘Amen’. E Aquilo hanno fatto un lavoro straordinario. Si sono semplicemente fatti trasportare dall’intensità della canzone”.
Quello che rammarica è la scarsa partecipazione a questo primo evento italiano. Ma con sguardo ammiccante e rispondendo alla delusione del pubblico, quando annunciano la loro ultima canzone della serata, promettono in un nuovo album a breve e tante altre canzoni da raccontare, suonare e vivere dal vivo. Con un pubblico colto, educato e (rimanendo in tema con il locale) per niente antipatico.