Nella foto Fulvio Infante, Vincenzo Incenzo e Giancarlo Passarella: il paroliere (ora anche cantautore con l’album Credo) ha raccontato e cantato in una Aula Magna dalla storia importante, dove anche Carducci e Collodi hanno studiato i poeti eterni.. Il percorso didattico si intitola La favola dei suoni ed è giunto alla seconda edizione: dopo la prima con Mimmo Cavallo, Cristiano Minellono, Beppe Dati e Simone Cristicchi, in questa si stanno scoprendo altri aspetti dei parolieri italiani, veleggiando anche su generi assai diversi tra loro, sino al metal ed al fantasy pop.
Grazie al contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Firenze e nel ricordo di Matilde Cecchi (studentessa del Galileo, prematuramente scomparsa), oggi l’incontro con Vincenzo Incenzo ci ha fatto scoprire di più un valente artista a tutto tondo, capace di scrivere testi che rimarranno negli annali, grazie alle interpretazione offerte da Michele Zarrillo, Laura Pausini e Renato Zero. Infatti è stata proprio la celebre Cinque giorni ad attirare l’attenzione dei ragazzi presenti, proprio perchè offerta in più versioni, passando da quella della Pusini ad una struggente al pianoforte offerta da Incenzo. Questa formula ci sembra vincente: non solo una intervista giornalistica, ma anche delle riflessioni al pianoforte, passando poi alla visione di alcuni videoclip. Per questo bisogna fare i complimenti ai due cardini del progetto ossia il professor Fulvio Infante (oltre ad insegnare italiano e latino è realmente un expertise di musica italiana) ed al nostro Giancarlo Passarella, sempre pronto a vestire/svestire i panni pippobaudiani e sicuramente con una cultura mostruosa a livello musicale.
Altro momento importante dell’incontro è stato il conferimento di Socio Benemerito dell’onlus Vincere il dolore, conferito a Vincenzo Incenzo dalla dottoressa Nicoletta Alberti: l’artista ha infatti concesso una intervista per il libro Dolore No-te..SynchRock (edito a cura del Consiglio della Regione Toscana) e Giancarlo Passarella ha letto un paio di righe che ci hanno fatto capire come questo riconoscimento sia più che meritato. Ve lo proponiamo:
Domanda= … raccontavi del rapporto con la soglia del male, quando ti sei trovato a momenti così forti, dove hai trovato la forza per superarli?
Risposta = Quando il male riguarda me stesso, non ho paura; mi siedo davanti a lui, ci parlo, cerco di trovare compromessi. E’ il dolore dei miei cari a uccidermi. Ti faccio un esempio; la morte di una persona cara, io la assorbo, la gestisco, ma nel comunicarla a un’altra persona muoio di dolore, caricandomi negli occhi le sue lacrime, la sua sofferenza, prima ancora che la mia..
La foto iniziale è di Marco Bucco che sta realizzando un docufilm con le immagini dei 4 incontri di questa edizione della rassegna di incontri con i parolieri.