Siamo tutti inconsapevolmente poeti. Con Mogol e Simone Cristicchi oggi parte NarraStorie ad Arcidosso: un’isola di parole e racconti dove poter pensare, emozionarsi, cambiare prospettiva

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Molti hanno seguito il consiglio che ho dato: quello di utilizzare gli ultimi spiccioli di vacanza per fare un pieno di energia positiva e partecipare a questo festival aperto ai temi dello spirito, al senso del sacro e della filosofia. NarraStorie vi porta a vivere una giornata in modo circadiano ed a scoprire il bimbo che alberga ancora in noi, magari guardando come si diverte nostro figlio e/o nipote, socializzando in modo diretto con chi ha la stessa età, superando barriere culturali, retaggi religiosi e sovrastrutture che rovinano i rapporti umani. Ricordo ai più distrtti che Simone Cristicchi di questo festival sul Monte Amiata non è solo uno dei protagonisti, ma anche il direttore artistico.

Oggi alle 16 al Parco del Pero tutto inizia con Quadri di sabbia: un mandala di sabbie colorate, il primo laboratorio creativo a cura di Il Soffiasogni (dal 2015 la prima libreria indipendente e specializzata per bambini di Albano Laziale) e dell’associazione culturale ChissàDove con il desiderio di sensibilizzare adulti e bambini alla bellezza dell’arte e dell’archeologia. Ispirati dai grandi quadri circolari realizzati dai monaci tibetani con minerali naturali, i bambini realizzeranno un meraviglioso mandala di sabbia colorata, ricco di significato simbolico. Il mandala, che in sanscrito significa “cerchio”, rappresenta infatti il processo di formazione del cosmo, l’origine, dal suo centro, di ogni cosa esistente. Lettura consigliata: Il principe Siddharta, la storia del Buddha spiegata ai bambini di Deborah Hopkinson.

Alle 18 alla Pieve de Lamula arriva la parola potente di Don Luigi Verdi e il suo invito a tornare umani. Un gradito ritorno a NarraStorie per l’ideatore della Fraternità di Romena, dal 1991 nell’omonima pieve di Pratovecchio (Arezzo), un punto d’incontro per chiunque cerchi uno spazio semplice e accogliente dove rientrare in contatto con se stessi e, se vuole, con Dio, e di riscoprire il valore e la ricchezza delle relazioni attraverso corsi, incontri, momenti di preghiera e di festa. Nato a San Giovanni Valdarno (Arezzo) nel 1958, don Luigi ha cominciato subito il suo cammino di sacerdote in Casentino, a Pratovecchio. Nel 1991, dopo una profonda crisi personale e spirituale, ha chiesto al vescovo di Fiesole di poter realizzare a Romena un’esperienza di fraternità. È cominciato così il cammino di Romena. In pochi anni la pieve, che era sporadicamente visitata da qualche gruppo di turisti e utilizzata dai pochi parrocchiani, è divenuta un luogo d’incontro per migliaia di viandanti in cammino verso un tessuto diverso di relazioni e una vita più autentica. Tornare umani è un imperativo, un bisogno, una richiesta. Tornare umani vuol dire recuperare la nostra identità perduta, dispersa. Vuol dire ricordare il valore e l’unicità di ogni essere umano. Vuol dire rispettarci, prenderci cura, renderci conto che siamo parte di un unico cammino. Vuol dire tornare a cantare la vita.

La prima serata di NarraStorie (leggi qui il programma completo) si chiude con un ospite d’eccezione, Giulio Rapetti in arte Mogol. Alle 21.30 in Piazza Cavallotti ci sarà Simone Cristicchi in un dialogo intimo ed emozionante con il lui ed alternerà l’intervista esclusiva con le interpretazioni live delle sue canzoni memorabili. Mi riferisco a quelle scritte con Lucio Battisti o anche ad altri evergreen realizzati per Caterina Caselli, Little Tony, Adriano Celentano, Mango e altri grandi artisti italiani. Come si costruisce una canzone? Da dove arriva l’ispirazione, il talento, e come coltivarlo? Quale messaggio portare ai giovani di oggi? A queste e altre domande darà risposta uno degli autori che meglio ha saputo dare una colonna sonora alle nostre vite. Ad accompagnare Mogol e il direttore artistico Cristicchi ci saranno Riccardo Ciaramellari al pianoforte e Giuseppe Tortora al violoncello.