La serietà del bubu settete, la componente rock della filosofia sincronica, i benefici della musica sul fisico umano: questo ed altro al convegno Sincronicamente 7 ..

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Chi ha partecipato all’evento (presso la sede provinciale dell’Ordine dei Medici a Firenze), continua ancora a dialogare: ci sono scambi di opinioni, inviti reciproci a partecipare ad altri momenti e soprattutto alcuni diagrammi & slide (che sono state mostrate) stanno stimolando dialoghi ed approfondimenti. Ottanta erano i posti a disposizione e solo due sedie erano vuote, segno indelebile del successo di quello che Sabato 26 Ottobre il dottor Paolo Scarsella (direttore del Centro Multidisciplinare di Terapia del Dolore presso l’Ospedale Palagi) ha denominato Sincronicamente 7, trattandosi della settima volta che chiamava a raccolta specialisti delle varie discipline per discutere dell’evoluzione dell’intuizione filosofica di Carl Gustav Jung.

Sincronicamente 7 parte con il botto, quando Espedito De Leonardis ci intrattiene sul tema Il corpo non mente: qualcuno che abbiamo accanto ci parla delle altre volte che ha sentito parlare De Leonardis e di come sia rimasto affascinato dalle sue riflessioni. Con Nei muscoli di Del Piero, le cifre di Fibonacci si va sul pratico e Roberto Piga è di una efficace linearità nel tracciare il bilancio energetico di un muscolo a riposo e della sua immediata risposta ad un movimento che gli viene richiesto. Una delle domande ancestrali più profonde è quella sugli universi paralleli che Franco Bagnoli vuol farci capire se si incontrano o meno e se quell’infinito è davvero tale oppure possiede dei limiti. La prima parte del convegno (complici anche alcuni problemi tecnici al computer) viene dichiarata conclusa con il mio arrivo ed io sono pronto a valorizzare il gran lavoro sinergico e sincronico del progetto musicale Pastis ossia i fratelli Marco e Saverio Lanza. L’anno scorso il loro visual album Lungoviaggio non ha avuto la giusta visibilità e (per valorizzarlo adeguatamente) ho portato come ospite Marco Lanza: proiettando alcuni spezzoni video del progetto (uno con Tiziano Terzani e l’altro con Irene Grandi), ho cercato di far intuire la bontà del loro lavoro, desideroso proprio di rendere circadiano il concetto di arte e della sua fruibilità. Divertente poi il dialogo/non dialogo tra due pisicologi a ritmo di musica e questo porta sorrisi ad una platea in gran parte proprio composta da medici!
Il valore taumaturgico (e miracoloso) della musica si esalta con l’intervento di Francesco Burrai intitolato Music medicine: ricerche ed evidenze scientifiche, dove il ricercatore propone i dati di un suo lungo studio sui benefici misurati nella somministrazione di musica a pazienti: dobbiamo infatti parlare di dose di suoni amati e dei suoi concreti risultati e risposte da parte del nostro corpo. Il convegno prosegue con David Ulivagnoli e la sua riflessione Architettura di una mente creativa e poi (finalmente) è il curatore del convegno a poter dire la sua: tutti noi ci aspettavamo una lectio sulla terapia del dolore ed invece Paolo Scarsella con il suo (apparente) leggero excursus sul numero 7, ci porta all’essenza del nostro vivere quotidiano, fatto di mattoni che si ripetono e di cui nemmeno ci rendiamo conto: questo ha quasi il valore di una nota che si propone momento dopo momento, diventando il trait d’union del nostro crescere e cercare conoscenza. Un argomento ostico, reso però divertente, portando con il numero 7 ricordi legati ai famosi nani, ma anche alla Fiorentina ed al citato bubu settete, partendo dalla matrice etrusca.          Abile poi Silvio Calzolari a concludere il convegno con una sua relazione (intitolata magicamente Il silenzio del cuore) che trova il gancio nella precedente relazione e quindi inizia con un 7 per 7 che ci incolla alla sedia: anche per Calzolari, ci sono fans tra il pubblico e molti sono venuti apposta per sentirlo parlare (con incedere lento, ma appassionante) dei ritmi del Lontano Oriente e dei momenti di una nostra vita che è frenetica, ma che invece ha la sua risposta dentro di noi per ogni aspetto negativo da combattere. Il convegno (in collaborazione con l’onlus Vincere il Dolore, presso cui potete trovare in esclusiva il mio libro Dolore No-Te con gli atti dei precedenti convegni) si conclude e già si parla del prossimo a Marzo. Vorremmo chiedere a Paolo Scarsella se ha già pensato ai relatori: domanda sciocca, perchè la sua mente creativa ha già creato una nuova squadra vincente ..