Usano il face-painting, ma non sono né Glam nè Black Metal… Eccovi i St. Madness!!!

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A un primo acchito i St. Madness, gruppo dell’Arizona, sembrano emuli dei Kiss in virtù di un evidente face-painting. Non è così. I nostri sei metallers hanno un più vasto raggio d’azione riuscendo a incorporare in un sound potente e ben costruito i due lati dell’Oceano Atlantico (Usa e Inghilterra). Inoltre, l’intervista ha rivelato delle personalità piuttosto sensibili e in grado di scrivere brani per nulla “satanici”, ma incentrati sugli aspetti più personali della vita di ognuno di noi. Alcune loro risposte vanno davvero al centro dell’umanità come il dolore che da un senso del tutto particolare alla nostra esistenza. Ecco il risultato di una piacevole chiacchierata con il cantante PROPHET…

Come presentare ai nostril lettori “Bloodlustcapades”? “Si tratta del nostro undicesimo album ed è un mix fra vita reale e fiction da punto di vista del soggetto. In generale la nostra musica si è sempre occupata degli esseri umani e del fatto che noi esseri umani siamo in grado di fare il bene e il male. La scelta è sempre di nostra pertinenza. Personalmente, “Bloodlustcapades” è un album molto speciale. Inserisco in ogni album dei messaggi (dal punto di vista testuale, nella musica e nella grafica) che sono compresi solo da alcuni nostri fans. Non tutti riescono a comprendere o receipire cosa stiamo dicendo con questo album. E la cosa può andare anche bene. “Bloodlustcapades” è anche il primo album registrato con “Sid Riptser” alla chitarra solistica. Nel 1992 io e “Sid” ci trovavamo in due bands distinte. Aveva un demo-tape con tre brani registrati e pronti dal punto di vista musicale, ma non aveva nessun testo per i brani o il cantato. Questo demo era un suo side-project. Pensai che il cantante della principale band di “Sid” fosse interessato nella registrazione di questo demo-tape di 3 brani e così arrivai io con fare molto costruttivo. “Sid” mi avvicinò riguardo i testi dei brani per i brani e il loro cantato. Dissi subito SI perché “Sid” è stato da sempre un grande chitarrista e ho avuto sempre molto rispetto per lui visto quello che ha fatto per la scena Metal dell’Arizona… Appena ho ascoltato la musica ho subito saputo cosa comporre… Da allora seppi che “Sid” e io saremmo stati grandi co-autori… Sono ancora molto orgoglioso di questi tre brani che noi componemmo e registrammo insieme in quei giorni…”

Se non mi sbaglio avete prodotto sette album a tutt’oggi… “Per la precisione sono ben 11 full-lenght album…ossia: 1. “Loneliness Is Black” – 1994 2. “Spiritual Visions” – 1997 3. “God Bless America” – 1998 4. “Scare The World” – 2000 5. “We Make Evil Fun” – 2003 6. “Vampires In The Church” – 2006 7. “Saintanic” – 2009 8. “Canonizing Carnage” – 2012 9. “Carnimetal” – 2013 10. “LIVE 55” – 2017 11. “Bloodlustcapades” – 2018”

Perché la scelta di tale titolo? “Il mondo è pieno di morte e assassini con guerre ogni giorno cosicché il nostro mondo è per me un grande “Reality Show” e quindi ho deciso di intitolare il nostro nuovo album “Bloodlustcapades”. Miscelo fatti con finzione nei brani e il nostro obiettivo specifico è di realizzare albums che quando vengono ascoltati possano provvedere l’ascoltatore di una sorte di vacanza mentale perché si parla di bollette e di tutti i problemi che ci sono nella vita reale. Il nostro obiettivo è anche di essere degli ENTERTAINER e non delle ROCK STARS. La nostra filosofia di vita è questa: i fans servono le ROCK STARS, ma gli ENTERTAINER servono i fans. Noi vogliamo che la gente sia felice quando assiste a uno dei nostri shows. Vogliamo cioè dare ai nostri fans molto di più dei soldi che loro hanno investito per acquistare il biglietto!”

Quali gli highlights del vostro album? “Premetto che amo ogni brano dell’album, ma ci sono quattro brani che dicono molto a me e al resto della band, ossia: Brano numero 3 – “Don’t be like the Blind”. Si riferisce al fatto che Dio ha creato il mondo, ma per noi Dio è più che una semplice figura religiosa in quanto egli esiste da prima di ogni religione. Ho vissuto un’esperienza spirituale nel 1987 e questa esperienza mi ha mostrato che Dio è reale. Non posso pensare ai giorni prima che io conoscessi chi fossi in realtà…sono cambiato per sempre in un buon modo; Brano numero 7 – “Walk your own Path”. E’ un brano che ho scritto per il mio figlio più giovane “Dylan”. E’ per certi versi un mio personale dono allorquando un giorno non sarà più in questo mondo. E’ un brano in cui gli dico tutto quello che volevo dirgli. In un solo brano e penso di averlo fatto! Brano numero 13 . “He’s Riding A Harley in Heraven”. E’ un brano che è dedicato alla memoria del mio figliastro che è deceduto il 3 giugno del 2016. Egli, “John” viveva in Detroit (Michigan) al momento dell’ultima conversazione telefonica che ho avuto con lui. Lui mi disse: “I just wanna get on a bike and ride”. Tale frase è diventata il tema centrale del brano or ache sta correndo con una Harley in Paradiso. L’ntero “Bloodlustcapades” è un album speciale dedicato a “John” perché quando metti il CD in un player tu senti che il mondo gira e che c’è una moto rombante. La motocicletta simbolizza “John” che corre e anche una sola volta lungo tutto il CD (durante i brani o fra i brani) tu sentierai che c’è una motocicletta che sta correndo… Questo è per esprimere all’ascoltatore che “John” sta ascoltando l’album con loro ed ecco perché è l’ultima canzone dell’album. Dopo che il brano finisce tu ascolti una Harley che corre per il Paradiso; C’è anche una ghost-track sdull’album ed è un brano molto speciale per me perché è il mio pappagallo, “Noah”, che canta seguendo la voce di mia madre. “Noah” era di mia madre e lo abbiamo avuto nel 1976 (mentre Gerald Ford era Presidente del nostro paese) e parlava e cantava seguendo la voce di mia madre. Quando mia madre decedette nel 2008 di “ALS/Lou Gehrigs Disease” ho ereditato “Noah” ed abbiamo una magnifica relazione. Sfortunatamente “Noah” è passato a miglkior vita nel 2019 e mi mancherà davvero troppo.”

Ci piacerebbe sapere come nasce una brano del vostro gruppo… “Come artista I posso essere influenzato da qualsiasi cosa e in questo mi sento davvero vocato. Quando non ne posso più del mondo o ho avuto una giornata difficile, scrivo semplicemente una canzone e quando risco a cantarla quasi immediatamente sto meglio! Il mio obiettivo non è mancare di rispetto nei confronti di qualcuno o fare qualcosa di negativo…voglio solo comporre un brano. Non so come la gente normale lo faccia perché essi devono caricarsi di tutti i loro sentimenti alla guisa di un bagaglio, ma io no. Io compongo un brano, quindi lo canto e diffondo tutti questi sentimenti nell’universo ed allora sto in pace con il mondo. La musica è un fenomeno molkto terapeutico e penso che sia la più grande magia creata! La musica ha il potere di guarire o di far vedere la strada della guarigione. E’ davvero triste notare come il mondo di oggi abbia svalutato la musica… Pensa se alzandoti domani ti accorgi che non c’è più musica sul pianeta terra. La musica è così importante che ha scoperto prima la musica e poi l’elettricità!”

Quali tematiche preferita affrontare nei vostri testi? “Come ho detto poc’anzi, amo scrivere su ogni tipo di argomento e ci mettiamo molto humor nella nostra musica come dal vivo. Amiamo ridere o far divertire chi ci ascolta affinche si divertano. C’è un tema che si ripropone lungo tutto l’album e cioè che ogni membro dei St. Madness è un vampiro ed è stato sempre così. Quando ero bambino i miei mostri favoriti erano sempre “Dracula” e “The Wolfman”. Cosicché ami collezionare film sui vampiri, figurine… E’ chiaro che i sono nato con una malattia del sangue ossia “The Boy in the Platic Bubble” ossia in linguaggio medico “Hypo-Gamma-Globula-Enemia”. Parte del mio sistema immunitario funziona e l’altra no. In questo caso devo andare in ospedale almeno una volta la settimana e continuare un trattamento che mi sta aiutando a vivere. La medicina che sto assumendo proviene dal sangue umano e quindi attualmente sto vivendo grazie al sangue di altri esseri umani. Ricorda una cosa: NESSUNO E’ RAZZISTA FINCHE’ HA BISOGNO DI UNA TRASFUSIONE DI SANGUE!”

Ci vuoi spiegare il vostro sound? “Direi VECCHIA SCUOLA CHE INCONTRA QUELLA NUOVA. Voglio che la gente capisca che io canto sul serio e non come molti che hanno vocals gutturali o che gridano. Come si fa a cantare le emozioni in questo modo? Non sto criticando questo perché ognuno è libero di fare quello che vuole e c’è spazio per tutti. Tuttavia preferisco che chi ascolta sia capace di capire cosa sto cantando così da cantare ciò che amiamo quando la fola canta assieme!”

Preferite un sound più armonico oppure maggiormente brutale? “Onestamente preferisco entrambi in quanto noi umani abbiamo molte emozioni (non una sola) così musicalmente amo cantare su differenti piani emozionali, sentimenti e orientamenti.”

Qualche parola per identificare il vostro sound… “WE MAKE EVIL FUN!!!”

I vostri piani future? “La band è in giro da circa 26 anni e ci divertiamo sempre… Stiamo registrando un nuovo “Prophet & The Cowboys of Apocalypse” album che è il mio progetto solista con quasi tutti i membri dei St.Madness dentro… Il Cd intitolato “Last Days in Paradise” sara disponibile nel corso del 2020. E’ un album che dura circa un’ora e penso che i brani siano incredibili. Inoltre abbiamo un brano sul nuovo album che ho scritto per mia sorella Kate che da quattro anni è sofferente di un cancro ai polmoni. Il brano è intitolato “Kate”. Inoltre stiamo cominciando a pianificare il nostro nuovo album e suonare molti concerti.”

C’è speranza di vedervi qui da noi in Europa? “Noi vogliamo venire in Europa. Molte radio da voi trasmettono la nostra musica, ma non ho i contatti di agenzie di booking o di persone che ci potrebbero aiutare di venire in Europa. E’ una cosa a cui teniamo moltissimo…venire da voi e suonare!”

Chi sono i St.Madness nella vita di tutti i giorni? “5 ragazzi che amano la loro famiglia, il loro paese, comporre musica e suonare Heavy Metal! A casa siamo semplicemente come qualsiasi altro…”

Pagina ufficiale su Facebook dei St. Madness https://www.facebook.com/ST-MADNESS-58739248731/
Recensione di Canonizing Carnage https://www.musicalnews.com/articolo.php?codice=27062&sz=4
Recensione di Bloodlstcapades https://www.musicalnews.com/articolo.php?codice=39574&sz=4