La musica nel cinema di fantasmi e mostri

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Nei meandri della memoria torna in mente il film“S.O.S. Fantasmi” di Richard Donner (in quell’anno 1988 uscirono a tema spiritico anche “Fantasmi da legare” di Neill Jordan e “Beetlejuice” di Tim Burton) con la bella colonna sonora di Denny Elfman e il tema finale cantato da Annie Lennox. Neil Jordan premio oscar per “La moglie del soldato”, sperimentatore del lessico di Twilight per il film “Intervista col vampiro” con i Guns’ n Roses, e soprattutto ha scolpito l’immaginario anni ’80 con il capolavoro “In compagnia dei lupi”, che insieme a “Un lupo mannaro americano a Londra” di Landis ha segnato la storia del cinema horror. Citare John Landis e non affrontare (in un sito che tratta di musica) gioielli come “Blues Brothers” ed il più costoso videoclip della storia, cioè “Thriller”, sarebbe un’eresia. Altra collaborazione importante per Michael Jackson, cinematograficamente parlando è stata quella con Martin Scorsese per il video di “Bad”. Tornando a Landis, in un vortice di collegamenti azzardati, non si può non pensare a “Il principe cerca moglie”, traghettando Eddie Murphy novello sovrano d’Egitto in un altro video di Jackson “Rember the time”.

Riguardo al tema spiritico iniziale, non tutti sanno che lo scatenato protagonista dei “Blues Brothers” John Belushi, avrebbe dovuto impersonare nel film “Ghostbusters” la parte che poi andò a Bill Murray, cioè quella dello scapestrato dottor Peter Venkman. Altro successo discografico con il pezzo cantato da Ray Parker Junior.

Richard Donner era avvezzo a sfruttare le cantanti “popolari” come Cyndi Lauper nei “Goonies” (mentre in “Ladyhawke” si avvalse di Andrew Powell compositore di Alan Parsons). Poi fu la volta dei vampiri con il “Bram Stoker’s Dracula” di Francis Ford Coppola, sempre accompagnata dalla voce melliflua di Annie Lennox, ma prima assieme agli Eurythmics, ci fu il “For the love of big brother” dell’orwelliano e cupissimo film “1984” del regista de “Il Postino”, Michael Redford. E infine con il folletto Peter Jackson, Annie Lennox intona un “Into the west” aggiudicandosi nel 2004 l’Oscar come migliore canzone per il “Il signore degli anelli- il ritorno del re”, strappando a Enja il primato di voce eterea anni ’80.

(a cura di Jean-Pierre Colella)