Fulminacci torna con Canguro

Tempo di Lettura: 2 minuti

Dopo il grande successo de “La Vita Veramente”, album d’esordio premiato nel 2019 con la Targa Tenco, Fulminacci torna il 9 settembre con il nuovo singolo “Canguro” (Maciste Dischi/Artist First).

La ricercatezza del nuovo brano si intravede già dalla sua cover, probabilmente tra le prime realizzate con l’intelligenza artificiale. Come le favole della buonanotte condizionano i sogni dei bambini, così si è scelto di raccontare le canzoni di Fulminacci al computer, dando in pasto al GAN (generative adversarial network) delle suggestioni. Centinaia di immagini trasmesse all’intelligenza artificiale, che ne analizza i pixel generandone di nuove e fondendole tra loro. Le immagini generate sono disorientanti perché simili a qualcosa di riconoscibile ma, con un secondo sguardo, diventano subito aliene. I computer possono sognare? L’acclamato primo album del cantautore romano, “La vita veramente”, prodotto da Federico Nardelli e Giordano Colombo, ha sin da subito attirato l’attenzione di pubblico e critica.

Fulminacci è un cantautore italiano, nato nel 1997 a Roma. Scrive, arrangia e canta le sue canzoni e si presenta al mondo pubblicando nel 2019 “Borghese in borghese”, “La Vita Veramente” e “Una Sera”. Lo stesso anno esce “La Vita Veramente”, l’acclamato disco d’esordio, vincitore della Targa Tenco 2019 per la categoria Opera Prima. Lo stesso anno vince il Premio Mei come miglior giovane indipendente dell’anno e il Premio Rockol 2019 come artista dell’anno. A questi si è aggiunto anche il Premio PIVI – Miglior Videoclip Indipendente dell’anno per il video del brano “La Vita Veramente”. Il 6 dicembre è uscita la speciale versione LP dell’album “La Vita Veramente” con due inediti “San Giovanni” e “Le ruote, i motori!”, mentre il giorno prima è partito il suo primo tour nei club, andato quasi interamente sold out. Fulminacci è un artista di rottura, spiazzante per la sua versatilità e per la sua brillantezza, sin da subito apprezzato da pubblico e critica. Non è esagerato affermare che le canzoni del giovanissimo siano cariche di una più unica che rara intelligenza emotiva dal sapore cinematografico, rimanendo tuttavia fedelmente legate alla quotidianità più ordinaria e personale.