The Mills – Cerise (Overdub Recordings ODR58) alternative rock sull’amaca ad una stazione di servizio

Tempo di Lettura: 3 minuti

Leggo il loro nome e mi vengono in mente i R.E.M., ma anche Bruce Springsteen e la nazionale di calcio inglese degli anni’70. Infatti il bassista della band di Athens è stato Mike Mills, mentre gli Steel Mill erano una delle band giovanili di Springsteen quando ancora suonava solo nel New Jersey: se c’era una squadra che faceva paura sui campi di calcio, questa prevedeva Ray Clemence, Kevin Keegan, Colin Todd, Phil Thompson ed anche Mick Mills.. Se poi vogliamo completare il quadro delle pseudo omonimie, aggiungiamo che The Mills Brothers hanno il loro hit nel brano The Mother’s Eyes.
Quindi se guardiamo al videoclip del loro brano Eyes, dobbiamo pensare ad un tributo al rock anglo/americano tra il 1970 ed il 1980? Non solo, perché i vicentini The Mills sono figli anche di un sound grintoso e coraggioso che affonda le proprie radici financo nel John Lennon scanzonato, nei The Clash cazzuti, negli Oasis, ma soprattutto nei Television di Marquee Moon.
… Cerise è il frutto di anni di incubazione e trasformazione dei miei demoni. Li elimino in modo ordinato chiedendo aiuto a me stesso, alle sue molteplici facce e ai suoi metodi. L’esorcismo è avvenuto. Con un frutto rinasco dalle mie ceneri…
Nonostante la prima fase del lockdown, The Mills qualche esibizione live l’hanno fatta, anche se davanti a poco pubblico: in ognuna di queste la bontà del loro progetto artistico è stata apprezzata!


La fase onirica e di rimozione ancestrale diventa palpabile nella iniziale Invain, mentre con Camden Town il disco si chiude enfaticamente, aprendo le finestre e guardando come era questa città nella città, talmente particolare che nessuno di noi ha mai pensato che fosse un quartiere di Londra. Come nelle sue case diroccate dove andavi a comprare i vinili usati (in cucina trovavi le colonne sonore, mentre gli scatoloni nel salottino erano ricolmi di 45 giri che ti affascinavano per le loro copertine naive), così questo disco (dal buon package ed edito dall’attiva beneventana Overdub Recordings) ti porta per mano ad entrare ed uscire da più sfaccettature di un rock che nel terzo millennio possiamo anche definire alternative, ma che in realtà è semplicemente storico, sicuro, basilare (quello insomma che ti fa canticchiare … Hey, hey, my, my … Rock and roll can never die..) e che potrebbe piacere a chi ha seguito tutta l’epopea dei Kinks dei fratelli Davies o negli Strokes ha trovato una band rivoluzionaria.
Ricordo infine che Cerise è stato registrato tra il Febbraio e l’Aprile del 2019 ed è stato prodotto dagli stessi Mills assieme ai ragazzi del Mal De Testa Recording Studio.

Attuale line-up dei The Mills:
– Morris (chitarra, voce, batteria)
– Augusto Dalle Aste (basso, contrabbasso)
– Giovanni Caruso (chitarra solista)
– Pietro Pedrezzoli (batteria)

Tracklist di The Mills – Cerise:
1. Invain
2. Kachina
3. Eyes
4. I Barely Exist
5. Panic Toll
6. Cerise
7. Camden Town