Muovi singolo alternative pop&electronic di Valentina Mignogna, in arte Pentesilea

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Pentesilea era la regina delle Amazzoni. Valorosa guerriera e fanciulla bellissima, accorse a Troia come alleata di Priamo per combattere contro le file achee. Pentesilea portò scompiglio tra le orde nemiche, risollevando momentaneamente le sorti dei Troiani, ma fu colpita a morte da Achille. A lei si ispira Valentina Mignogna che canta .. Muovi, muovi. Muovi i pensieri. Muovi. Questa casa non ha più pareti.. Muovi è un brano composto e prodotto per essere ascoltato con calma e attenzione e – forse – a occhi chiusi, per liberare l’immaginazione. Un pezzo dal testo semplice, ma estremamente forte e intimo che si fa narrazione dello spaccato storico attuale. Il videoclip ha visto la partecipazione di più di una decina di persone di vario profilo sociale (attori, performer, ballerini, ginnaste), ripresi in slow motion dalla fotocamera dei propri smartphone, durante momenti di “straordinaria” quotidianità da lockdown e successivo distanziamento sociale in vigore, per dare vita a un racconto corale di emozioni in un periodo comune a tutti, ma per tutti diverso.

Singolo della compositrice Valentina Mignogna (in arte Pentesilea), nato dall’azione collettiva di diversi professionisti del mondo della musica e dell’arte visiva, durante il primo lockdown e che risulta essere specchio della situazione che stiamo vivendo. L’idea del pezzo scaturisce da una chiacchierata, dall’atmosfera lo-fi sull’asse Roma-Milano, tra Pentesilea e La Sciura Del Suono. Da una visione utopica di “uno spirito libero mentre tutto è serrato” all’anima stessa del brano, che ha preso il suo spazio e ha incontrato tante orecchie (e occhi) sensibili. Un progetto musicale a più mani in un periodo dove la collaborazione e la condivisione diventano l’unico mezzo per accorciare le distanze. Oltre alla versione originale di Pentesilea prodotta dall’etichetta discografica indipendente Ipologica, nella tracklist sono presenti diversi edit del brano realizzati da altri cinque dj producer, così da proporre una varietà di generi per tutti i gusti, lasciando la libertà di riconoscersi in una o nell’altra versione della canzone e per scegliere il proprio modo di “abbattere le pareti”. Nello specifico, alla versione della già citata La Sciura del Suono con i suoi lo-fi beats, si aggiungono i suoni più elettronici e fantasy di Fabio Sestili, le sonorità vaporwave di Valerio Maina, il baile lento-chillout di San Ignacio dall’Argentina, fino al profondo synth ipnotico di Giulio Maresca. Ad ampliare il messaggio del brano, creando un immaginario condivisibile ed empatico, l’artwork in copertina del visual artist Daniele Giuffrida, animato dalla grafica “in movimento” della graphic designer Elisa Antonacci, e il videoclip sperimentale della filmmaker Carlotta Stracchi Villa e del direttore della fotografia Francesco Marullo.