Le musiche dei film dei vampiri: da Vampire Hunter a Van Helsing

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Cosa hanno in comune questi due film: Vampire Hunter D e Van Helsing? Il trait d’union di queste due pellicole è il cappello a larghe tese dei protagonisti. Sono in ballo due grandi scrittori: il rinomato Bram Stocker (irlandese) e Hedeyuki Kikuchi (giapponese). Nel film “Van Helsing” (2004) con il nuovo Clint Eastwood (Hugh Jackman) abbiamo un omaggio ai mostri della Universal da Stephen Sommers (La mummia), che mescola sapientemente “Steampunk”, “Horror” e “Western” (e che ritroviamo nel cappello simbolico di Gabriel Van Helsing).

In più in questo film fa capolino un altro omaggio ai film dei vampiri: Kate Beckinsale, nella zingara di “Underworld” (Anna Valerious). La colonna sonora delineata da una fanfara epica e trascinante, è firmata dall’Avenger Alan Silvestri. Dicevamo i mostri della Universal (Universal Classic Monsters), Dracula, L’Uomo Lupo, Frankenstein che guarda caso ritroviamo nella saga videoludica di vampiri per eccellenza: “Castlevania”; come Boss di fine livello (con tanto di nomi storpiati per motivi di copyright dei loro leggendari interpreti: Boris Karloffice (Boris Karloff), Belo Lugosi  (Bela Lugosi), Love Chaney Jr. (Lon Chaney Jr.). Per quanto riguarda Castlevania si tratta del capitolo “Symphony of the night”, che infatti seguendo il suo nome, ha la suggestiva e eclettica colonna sonora di Hajame Kojima che in molti punti omaggia i nostri amati “Goblin”. Tornando a Vampire Hunter D anime del 1985, abbiamo il Character Design curato da Yoshitaka Amano, già responsabile delle fattezze degli eroi della Tatsunoko: Kyashan, Gatchman, Polymar e delle copertine di Final Fantasy. Le musiche elettro-pop evocative sono di Tetsuya Komuro. Ci troviamo in un futuro post-atomico dominato dalla razza dei vampiri e come sempre dai tempi di Kenshiro gli omaggi al western si sprecano (basti vedere il già citato cappello a larghe tese e il protagonista che arriva solitario a cavallo). Insomma il mito del vampiro continua a rinnovarsi costantemente, passando dal cinema al videogioco e cartone animato: e grazie ai compositori di queste opere il battito d’ali del vampiro continua ad ammaliarci ed inquietare.

(a cura di Jean-Pierre Colella)