Emilio Chiorazzo – La scelta difficile (Edigrafema 2021) Nicola Panevino, il giudice partigiano

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Alfonso Mele nel libro I greci in occidente: Poseidonia e i Lucani scrive .. Il nome dei lucani suona in greco Leukànoi e si pone perciò in relazione con l’aggettivo leukòs, che vuol dire splendente, luminoso; il nome latino è invece Lucani che viene posto in relazione con la parola lux, ma contemporaneamente con il termine lucus ‘bosco’. In questo modo i Lucani appaiono come gli uomini delle radure e quindi dei pascoli.. Storicamente a queste considerazioni vanno aggiunte quelle storiche scritte da Tito Livio nel celebre Ab Urbe condita libri.
Sommando tutti questi fattori, si intuisce su quale humus abbia germogliato una vita piena di dignità come quella di Nicola Panevino, magistrato morto a 34 anni in una rappresaglia tedesca, nel Marzo 1945, poche settimane prima della Liberazione. Ma da quello stesso humus nasce anche il modus operandi di Emilio Chiorazzo, nato nella lucana Carbone ad approdato nella magna Toscana ..

La scelta difficile viene pubblicato da Edigrafema (collana DietroFont), casa editrice di Policoro, con sede a Matera. Le note nella seconda di copertina ci descrivono la misconosciuta storia … Nato in Lucania e vissuto a Napoli, la professione portò Nicola Panevino a Savona, dov’era giudice istruttore del tribunale. All’indomani della caduta del fascismo e dell’armistizio dell’8 settembre del 1943, con la nascita della Repubblica Sociale Italiana, aderì alla Resistenza. Non quella armata, sui monti, nelle brigate, ma in città, con un ruolo altrettanto importante, di supporto politico, pratico e logistico. Le sue radici cattoliche lo portarono ad avvicinarsi inizialmente a Giustizia e Libertà, poi al Partito d’Azione: divenne membro e in seguito capo del Comitato di Liberazione Nazionale in una Savona dove sospetti e delazioni si rincorrevano. Una di queste gli causò il carcere, mentre era diventato padre da pochi mesi .. Il libro di Chiorazzo offre una emozionante intervista esclusiva alla figlia Gabriella, perché a lei il giudice scrisse delle toccanti lettere, augurandole un futuro roseo: quel clima democratico è quello che stiamo vivendo ora, grazie proprio al sacrificio di tante persone come Nicola Panevino.

Emilio Chiorazzo ha un’anima rock. Da giovane amava i Creedence Clearwater Revival; se gli chiedete i due dischi da portare sulla fantomatica isola deserta cita Running on empty di Jackson Browne e Ho visto anche gli zingari felici di Claudio Lolli. La musicalità che alberga nel suo cuore si ritrova nel ritmo che il libro possiede: pur essendo ricco di citazioni, dati storici, scritti dal carcere e testimonianze, è indubbio che si legge bene e la narrazione risulta assai fluida. Anche per queste peculiarità suggerisco la sua lettura, ma solo se si è orgogliosi di parlare di un antifascista che appartiene alla orgogliosa gente lucana, una famiglia che tuttora possiede nel mondo delle eccellenze. Nella comunicazione inserisco anche Chiorazzo, come dimostra quotidianamente con il sito StorieOggi.it e la sua rubrica La stanza di vetro sull’emittente toscana ClivoTV.
Il libro La scelta difficile ha anche la prefazione scritta da Emilio Ricci, vice presidente dell’ANPI Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia e presidente della Fondazione CVL Corpo Volontari della Libertà.