Ezio Bosso. Le cose che restano, al cinema dal 4 al 6 ottobre il documentario di Giorgio Verdelli

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Dal 4 al 6 ottobre arriva al cinema “Ezio Bosso. Le cose che restano“, il documentario di Giorgio Verdelli sulla carriera e la vita del compositore, pianista, contrabbassista e direttore d’orchestra Ezio Bosso.

Dal regista e dai produttori di “Paolo Conte, Via con me”, un nuovo, appassionato documentario musicale, anche questo presentato in anteprima nella sezione Fuori Concorso della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: Ezio Bosso. Le cose che restano di Giorgio Verdelli, prodotto da Sudovest Produzioni, Indigo Film con Rai Cinema e in uscita nelle sale italiane con Nexo Digital solo il 4, 5, 6 ottobre.

Ezio Bosso (foto Guido Harari)

Al centro della carriera e dell’esistenza di Ezio Bosso (1971-2020), che è stata quanto di più atipico si possa immaginare, sia per le vicende personali che professionali, c’è sempre stato l’amore per l’arte, vissuta come disciplina e ragione di vita. Nel film il racconto è affidato allo stesso Bosso, attraverso la raccolta e la messa in fila delle sue riflessioni, interviste, pensieri in un flusso di coscienza che si svela e ci fa entrare nel suo mondo, come in un diario. La narrazione è stratificata, in un continuo rimando fra immagine e sonoro. Le parole dell’artista si alternano alla sua seconda voce, la musica, e alle testimonianze di amici, famiglia e collaboratori che contribuiscono a tracciare un mosaico accurato e puntuale della sua figura.

Nel film gli interventi di: Gabriele Salvatores (che dice di Bosso “è la mia anima musicale, non era un santo, ne ha fatte di tutti i colori, ha rappresentato tutto quello che non sono riuscito a fare“), Valter Malosti (attore e regista: “Ezio era la musica, suonava contrabbasso e pianoforte, il suo corpo era fortissimo nonostante la malattia“), Enzo Decaro (“quando suonava il contrabbasso con l’orchestra di Uto Ughi non girava mai i fogli dello spartito perché sapeva tutto a memoria“), Raffaele Mallozzi (violista), Michele Dall’ongaro (“la sua lezione è che la musica è per tutti, bisogna scendere dal piedistallo“), Fabio Bosso (il fratello maggiore di 12 anni, è stato lui a fargli capire che era nato per vivere di musica) e Ivana Bosso (la sorella, dice che Ezio voleva diventare un cane, intelligente e curioso com’è stato lui), Giacomo Agazzini (violinista), Alex Astegiano (fotografo), Oscar Giammarinaro (mod di Piazza Statuto e cantante degli Statuto, Ezio rimase con loro fino al 1989), Giulio Passadori, Geoff Westley (che parla del suo modo di suonare “Al chiaro di luna” di Beethoven in modo molto lento), Paolo Fresu, Silvio Orlando, David Romano (violinista), Alessandro Daniele, Angela Baraldi (ha cantato “Impressioni di settembre” nel film “Il ragazzo invisibile” di Salvatores con arrangiamenti di Bosso nello studio di Philip Glass a NY), Alessio Bertallot, Paolo Barrasso, Maurizio Bonino, Stefano Tura (amico giornalista), Paola Severini Melograni, Carlo Conti (con lui a Sanremo nel 2016), Gianmarco Mazzi, Tommaso Bosso (nipote), Alessia Capelletti (ufficio stampa), Giulia Vespoli (fidanzata), Virginio Merola (sindaco di Bologna), Rosanna Turchia (Teatro Regio di Torino), Diego Bianchi (Propaganda Live), Cecilia Gasdia (con Bosso nel 2019 all’Arena di Verona per i “Carmina Burana” di Orff, sold out), Stefano Trespidi, Michael Seberich (ingegnere del suono), Silvio Bresso (violinista), Luca Bizzarri (dice che Bosso è stato un grande divulgatore che trasmetteva le cose importanti in modo semplice), Paola Turci (insieme a lui per i 150 anni dell’Unità d’Italia al Teatro dell’Opera).

(Ezio Bosso con Ivana e Fabio Bosso)

Portatore di un potente messaggio motivazionale nella sua vita e nella sua musica, Ezio Bosso è stato e sarà sempre una fonte d’ispirazione per chiunque vi si avvicini. “Una presenza, non un ricordo”, come racconta lo stesso regista del film, Giorgio Verdelli. Nel film si può ascoltare anche “The Things that Remain“, la sua ultima composizione inedita, che prende il titolo dal suo ultimo disco.

Prodotto da Sudovest Produzioni, Indigo Film con Rai Cinema, “Ezio Bosso. Le cose che restano” verrà distribuito nelle sale italiane come evento solo il 4, 5, 6 ottobre da Nexo Digital, realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

Per l’elenco delle sale: www.nexodigital.it/ezio-bosso-le-cose-che-restano/