Dalla Parte Opposta, nuovo singolo di Seb Puggioni

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Il 19 Febbraio il nostro diretur Giancarlo Passarella l’ha intervistato (tra l’orto dei desideri e le lacrime al microscopio) e ci ha raccontato del suo progetto artistico. Sebastiano Puggioni vive nel Nord della Sardegna, da sempre interessato alle Scienze Naturali ed a valorizzare la biodiversità: da questo humus trae ispirazione per una naturale vena musicale che gli sgorga dal cuore. Venerdì scorso ha pubblicato il nuovo singolo Dalla Parte Opposta .. Sui polsi i segni del tuo battito che a tempo costruivano catene / Nascoste dentro la valigia dei ricordi che tu rimuovi così bene / Sei tu che non sei mai riuscita a raccontare niente / Sei tu che ora ti nascondi in mezzo a tutta la gente / Sei tu che non hai mai trovato neanche una risposta / Sei tu che ora mi cammini dalla parte opposta ..

“Dopo il susseguirsi di brani che trattano tematiche relative alla mia sfera persone, ho deciso di dare un taglio netto e di iniziare a scrivere brani con un focus diverso. Dalla parte opposta nasce un giorno di Agosto, dopo la visione delle terribili immagini relative alla presa di Kabul da parte dei talebani. Ho sentito la necessità di esprimere le mie “condoglianze” verso una moltitudine di persone che sono nuovamente tornate sull’orlo del baratro della “negazione del sé”. Per rendere il tutto più scorrevole e comprensibile mi sono affidato ad una storia d’amore romanzata tra una lui e una lei che d’improvviso si ritrovano a rivivere, insieme, una situazione che pareva essere stata dimenticata, messa in cassaforte. Purtroppo, come la storia ci insegna, i diritti e le libertà acquisite dalla società altro non sono che nuvole fluttuanti nell’aria, capaci di dissolversi al primo colpo di vento. Dalla parte opposta ha un significato forte, chiaro e identifica mentalmente e nell’immediato la netta separazione tra quelle che diventano, per legge, due categorie di umani distinte e governate perciò da leggi diverse. Come ho già detto la storia si ripete ogni giorno, sistematicamente, in luoghi più o meno vicini a noi e nel farlo lascia un senso di amarezza, di impotenza ..”