Sanlevigo: debutto con Un giorno all’alba

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E’ uscito “Un giorno all’alba” (distr. Artist First), il disco d’esordio dei Sanlevigo. Un concept-album di 13 tracce che parla della fine di un amore, della rabbia, dello sconforto e di una lenta rinascita.

A unire le canzoni, al di là della radicata attitudine pop-rock e un’attenzione quasi maniacale ai suoni, la teoria delle cinque fasi del lutto di Kubler Ross, considerata la fondatrice della psicotanatologia, secondo cui gli stati emozionali che ogni essere umano attraversa nella perdita sono la negazione, la rabbia, il patteggiamento, la depressione e l’accettazione. La narrazione, quasi si trattasse di un sogno, procede al contrario: a partire dai ricordi, ricostruisce i pensieri, le esperienze e il percorso d’accettazione del protagonista, alternando sensazioni, momenti di lucida consapevolezza e brevi interventi della persona amata, rappresentata dalla voce di Alessia Amendola. Assecondando una climax discendente, si passa dalle canzoni più aggressive, dove l’altro viene pensato come l’unico responsabile della situazione, per passare ai toni più morbidi della rassegnazione, quando la colpa viene attribuita prima al destino, poi al tempo e infine alla casualità degli eventi. Ogni brano offre molteplici chiavi di lettura, collegate sia alla vicenda narrata che alle opere letterarie o drammaturgiche che l’hanno ispirata, dal Don Giovanni di Mozart al Cantico dei cantici dell’Antico Testamento, dai sonetti di Shakespeare alle poesie di Walt Whitman.

“Un lavoro durato quasi quattro anni”, spiegano i Sanlevigo, “in cui abbiamo unito molte delle nostre esperienze personali per arrivare a trovare una storia in grado di rappresentare ognuno di noi, delineando la figura del protagonista come fosse l’archetipo di quei ragazzi nati nella seconda metà degli anni ’90. La gioia, la delusione, la rabbia, la felicità e il dolore si mescolano e si confondono di continuo nel corso dell’album proprio perché volevamo restituire in maniera veritiera la complessità dell’animo umano e la potenza, in senso positivo e negativo, di un sentimento come l’amore. Ispirandoci ai grandi concept del passato come “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles ma anche ad alcuni episodi più recenti come “The Suburbs” degli Arcade Fire, abbiamo provato a scrivere una storia costituita da 13 piccoli capitoli uniti fra loro”.