Neapolis, il primo album da solista di Federica Balucani, soprano pop-lirico

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La preproduzione al Fortuitus Studio di Marradi (Firenze), mentre le altre fasi dell’intera produzione sono state eseguite al Ohm Guru Studio di Bologna. Sottolinea il nostro coordinatore Giancarlo Passarella .. Se a questi aspetti logistici, aggiungete che Federica Balucani è di origine umbra e che le canzoni del disco sono evergreen della tradizione napoletana, avete l’idea del taglio originale del progetto. Dagli stessi professionisti coinvolti, è stato definito elettronico ossia moderno e con suoni di grande attualità .. Federica Balucani (dopo essersi laureata con lode in canto lirico presso il Conservatorio Bruno Maderna di Cesena), ha calcato i palcoscenici dei più importanti teatri italiani (Gran Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Massimo di Palermo, Auditorium Santa Cecilia di Roma, Teatro Romano in occasione del Festival dei Due Mondi di Spoleto) ed esteri (USA, Russia, Cina, Malesia, Malta, Azerbaijan). Dotata di un repertorio ampio ed eterogeneo, è stabilmente impegnata con la Banda Musicale della Polizia di Stato e con l’ensemble LE DIV4S. È stata solista nei concerti della prestigiosa Orchestra Giuseppe Verdi di Milano e indicata dal Maestro Ennio Morricone come degna interprete delle sue più famose colonne sonore.


Neapolis è stato pubblicato dalla label bolognese Jadda. Protagonista è Federica Balucani, soprano pop-lirico che abbiamo visto, in più occasioni, come cantante della Banda Musicale della Polizia di Stato e in programmi culturali della Rai. Il progetto è frutto della decennale collaborazione della cantante con il musicista Pape Gurioli, pianista eclettico con prestigiose collaborazioni con grandi artisti quali Jovanotti, Luciano Pavarotti, Lunapop e Laura Pausini, solo per citarne alcuni. Un disco “elettronico”, ma anche colto e con il canto classico di Federica: una Napoli del futuro. Federica ha da sempre una grande passione per le canzoni napoletane, da qui la scelta di uscire con questo album. I due avevano già collaborato nello spettacolo, poi diventato anche album, Cult Memorandum, una reinterpretazione di brani di musica leggera e parti di brani d’opera molto conosciuti di artisti, compositori, cantanti che hanno lasciato un segno nella storia della musica mondiale.