Festival di Sanremo: si parte con Achille Lauro

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Mancano poche ore al debutto della 72° Festival di Sanremo. Appuntamento alle ore 20.40 di martedì 1° febbraio. Cinque le serate previste (finale sabato 5 febbraio) con 25 artisti in gara. Ad accompagnare Amadeus ci sarà l’attrice Ornella Muti. Mai come quest’anno il Festival di Sanremo fotografa il mercato musicale attuale proponendo un cast che supera 280 certificazioni platino e comprende gli artisti che hanno venduto più album e singoli nel 2021.

Dischi di Platino: notevole incremento sotto le edizioni di Amadeus

“Sono felicissimo che sia arrivato questo giorno”, ha dichiarato il conduttore e direttore artistico Amadeus in conferenza stampa, “devo dire che c’è una grande emozione. Incredibilmente più quest’anno che nei precedenti due. C’è questo fatto di ritornare quasi a una normalità che mi emoziona”. Quasi normalità che vedrà, come elemento principale di ripartenza, il ritorno del pubblico al Teatro Ariston. Un incentivo in più per l’imprevedibilità di Fiorello, che questa sera sarà di nuovo insieme al suo amico Amadeus. Proprio per questo, Amadeus ha dichiarato che “Fiorello mi ha detto: non ti voglio più vedere per tre anni. Gli ho risposto: peccato che ad agosto saremo in vacanza insieme. Siamo pronti”.  Insieme i due guideranno le esibizioni dei primi dodici artisti e gli ospiti sul palco, ovvero i Måneskin, i Meduza e Matteo Berrettini, reduce dagli Australian Open. Sul palco anche Raoul Bova con Nino Frassica e Claudio Gioè. In collegamento dalla nave da crociera ci saranno Orietta Berti e Fabio Rovazzi. I due avranno ogni sera un ospite musicale appartenente a uno dei festival condotti da Amadeus. Si parte questa sera con Colapesce e DiMartino che eseguiranno “Musica Leggerissima”. Nelle prossime sere ci saranno Ermal Meta, i Coma Cose e i Pinguini Tattici Nucleari. Durante la finale saranno Orietta Berti e Fabio Rovazzi a proporre una performance.

Achille Lauro

“C’è più emozione dei due anni precedenti”, ha detto Amadeus, “Oggi mi sono svegliato alle 5.00 e alle 6.20 ho sentito uscire Fiorello. C’è un tornare quasi alla normalità che mi emozione. Avverto con piacere adrenalina ed entusiasmo. Stamattina ho parlato con la persona che ho più stalkerizzato negli ultimi tre anni. Mi ha detto che non vuole vedermi per i prossimi tre ani ma ha dimenticato che ad agosto andremo in vacanza insieme”. Sul palco dell’Ariston stasera vedremo, in ordine di apparizione, Achille Lauro, Yuman, Noemi, Gianni Morandi, La Rappresentante di Lista, Michele Bravi, Massimo Ranieri, Mahmood e Blanco, Ana Mena, Rkomi, Dargen D’Amico e Giusy Ferreri. Nella prima serata Amadeus fa scendere subito in campo due big come Morandi e Ranieri. “Avere due artisti come loro, tra i tanti tutti bravi, ci riporta un po’ ai Festival del passato, non volevo dividerli nella prima serata così come non ho voluto dividere nella seconda serata Elisa ed Emma”, ha proseguito Amadeus, “Volevo ci fosse un sapore particolare nella prima serata e un altro sapore particolare nella seconda, ognuna deve avere una propria connotazione che è mista, sperando piaccia al pubblico”.

Ad affiancare Amadeus stasera ci sarà Ornella Muti che si è detta “molto emozionata, spaventata, un po’ nervosa ma molto felice. Ringrazio per avermi scelta, è un onore, spero di far bene”. La sua presenza alla conferenza ha permesso all’attrice, sollecitata dalle domande dei giornalisti, di parlare di temi diversi: dalla cannabis terapeutica (“io parlo di quella e qualcuno pensa che io vada a distribuire canne, sono una madre e anche una nonna e sono consapevole dei pericoli. Però è vero che forse sarebbe meglio legalizzarla perché in giro ci sono droghe molto più pericolose. Bisogna capire cosa succede legalizzandola. Mi chiedo solo perché, tutti beviamo il vino, ma nessuno si preoccupa se faccia male”) alla violenza (“è condannabile quella contro le donne ma anche quella contro tutti, non ne parlerò stasera perché ho scelto un altro argomento ma non vuol dire che io non lotti contro la violenza”), dalla possibilità che lei prenda la cittadinanza russa (“Ho una mamma russa, ho famiglia in Russia e lì sono molto amata. Mi è stata offerta questa possibilità, so studiando il russo, decideremo” alla polemica per non avere scelto Armani per il suo look sanremese: “Sono stata testimonial di Arman per mia scelta per molti anni e lui ha gradito. Amo Giorgio ma stavolta ho voluto avere un look diverso, che male c’è? Non è uno sgarbo ad Armani, solo stavolta non ci siamo trovati”. A chi le chiedeva di prendere una posizione contro la persecuzione che c’è in Russia contro la comunità Lgbtq, ha risposto: “Ho sempre avuto intorno persone omosessuali, nel mondo omosessuale mi sono sentita protetta, amata e sostenuta. È un tea che trovo assurdo anche dover affrontare. Siamo persone, quello che uno fa a casa propria sono fatti suoi. A me interessano le anime”. Ornella Muti ha anche raccontato di amare molto la musica: “Mi piace tutta, spazio dall’opera al rock. La musica è importante, questo è un momento di grande speranza ed è emozionante stare qui ad aspettare gli artisti. Negli ultimi anni ci sono stati cambiamenti a Sanremo, i Maneskin ne sono la prova, sono in attesa di vedere cosa accade”.

Il Teatro Ariston di Sanremo

Su Ornella Muti il direttore di Rai1 Stefano Coletta ha detto che si tratta della “storia del nostro cinema e della bellezza. È una donna viscerale che, dietro alla bellezza, ha una bellissima testa. Apriremo con lei questo Festival per omaggiare il settore del cinema che forse è stato penalizzato dalla pandemia più della televisione”. Coletta ha anche parlato del “rito collettivo che è il Festival, soprattutto nella prima serata. Vorrei ci fosse la volontà di stare insieme e in questo ci aiuteranno le canzoni, alcune ci accompagneranno per un bel po’. Alcune le balleremo anche. Voglio augurare a tutti una serata di spensieratezza nonostante la consapevolezza di quello che viviamo. All’Ariston ci sarà tanta umanità che ha voglia di sorridere con noi”. A chi gli chiedeva qualcosa sulle aspettative di ascolto pur nella difficoltà di confrontarsi con il Festival dello scorso anno, arrivato in piena pandemia, Coletta ha risposto di confidare in “un buon risultato” e di aspettarsi “sorprese nei target tradizionali grazie alla presenza di archetipi della musica italiana mentre quello dell’anno scorso è stato il Sanremo dell’affollamento dei giovani perché avevamo un’offerta musicale molto diretta a loro”. Durante la conferenza stampa Amadeus, che ha annunciato la presenza nella serata di giovedì di Roberto Saviano (“Viene in occasione dei trent’anni dalla strage di Capaci e farà un monologo molto toccante come solo Roberto sa fare. Mi ha mandato un vocale con il suo intervento e, ascoltandolo, mi sono emozionato”) ha anche parlato della libertà degli artisti (“Io sono molto credente ma dobbiamo lasciare la libertà agli artisti di esprimersi sia nelle canzoni sia in eventuali monologhi, è il rispetto che tutti devono avere per gli artisti che salgono sul palco, sennò si crea serata che non è al passo con i tempi”) e del mondo dei social: “Ci sono troppi haters, c’è troppa cattiveria, troppo bullismo. Chi vorrà combatterli con me sul palco sarà il benvenuto. Dobbiamo smetterla di farci insultare, ognuno è libero di fare ciò che vuole. I commenti social? Da un orecchio mi entrano e dall’altro mi escono”. Sulla presenza di Saviano non sono mancante le polemiche. “La presenza di Saviano a Sanremo per parlare dei 30 anni dalla strage di Capaci è un oltraggio al tema stesso”. Lo afferma in una nota il deputato di Fratelli d’Italia e commissario di Vigilanza Rai Federico Mollicone. “Cosa c’entra la presenza di un autore che ha creato una vera e propria mitopoiesi in prodotti seriali e letterari della criminalità organizzata producendo sfilze di antieroi come in Gomorra e Zero con il ricordo di Falcone?”, si chiede Mollicone, “Ha lucrato sulla mitopoiesi della mafia. Sanremo è un festival nazionalpopolare che tutti amiamo, non possiamo permettere che si trasformi nel Festival della telepredica progressista. Presenteremo un quesito all’Ad e al Presidente Rai per chiedere quali iniziative intendano adottare per garantire l’esclusione di Saviano dal Festival  di Sanremo e l’invito verso magistrati e rappresentanti delle forze  dell’ordine che tutti i giorni fanno vera antimafia sul territorio,  senza ingaggi milionari”.