Addio a Gary Brooker dei Procol Harum

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Lutto nel mondo della musica internazionale. E’ venuto a mancare all’età di 76 anni Gary Brooker, storico frontman dei Procol Harum. A darne l’annuncio è stato lo stesso gruppo sui propri social network. Cantante, pianista e compositore, Brooker guidava una delle band più significative degli anni ’60, che ha abbracciato il beat e la psichedelia, diventando presto di culto.

Il nome dei Procol Harum è legato senza dubbio al brano “A Whiter Shade Of Pale“, che nel 1967 scalò le classifiche dei 45 giri più venduti in tutto il mondo e subito diventata un classico, tanto da essere ripresa da svariati artisti, come Annie Lennox e Sammy Hagar nel progetto HSAS, ma anche tradotta in varie lingue (in Italia celebre “Senza luce” realizzata dai Dik Dik). Altro grande successo del gruppo è stato “Homburg”, che in Italia è stata tradotta con successo nella versione “L’ora dell’amore” realizzata dai Camaleonti. Tra gli album da ricordare i primi tre “Procol Harum” (1967), “Shine on Brightly” (1968) e “A Salty Dog” (1969), con una produzione che non si è mai fermata fino al 1977 per poi riprendere nei primi anni ’90. “E’ con dolore profondo che dobbiamo annunciare la morte, avvenuta il 19 febbraio, di Gary Brooker…, luce luminosa mente brillante, insostituibile, dell’industria musicale”, hanno scritto i suoi compagni della band. Nel comunicato si sottolinea come egli fosse “in cura per un cancro” e come sia “morto pacificamente in casa” circondato dai suoi cari. Il musicista era stato decorato con l’onorificenza di Memberof British Empire (MBE) dalla regina Elisabetta nel 2003 per i suoi meriti artistici, ma soprattutto per la sua attività caritativa e di beneficenza.