Vito “Forthyto” Quaranta rilegge Enzo Del Re

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In uscita per Squilibri un’appassionata rivisitazione di “Maul”

La copertina del disco

Integerrimo apostolo della contestazione, assurto a simbolo di un’epoca di lotta e di protesta, Enzo Del Re per il suo esordio da solista, nel 1973, scelse un profilo in apparenza più dimesso, con un LP, Maul, dedicato alla sua città natale, Mola di Bari. In realtà, quelle dodici canzoni, “per sedia e sola voce”, dimostravano che il suo amore per gli oppressi era radicato nella sua stessa formazione e cresciuto assieme a lui tra le strade, le barche e le case di tufo di quella terra poggiata sul mare, in reazione alle maldicenze e ai pregiudizi di bigotti e superstiziosi che allignano in ogni paese, tra le sofferte peripezie dei naviganti, contadini e manovali locali e lungo interminabili distese di ulivi. A poco più di dieci anni dalla morte dell’autore, “Maul” viene ora rivisitato da Vito “Forthyto” Quaranta che, cresciuto come lui tra le case dello stesso paese, ne conosce alla perfezione la lingua e la storia e può dunque non disperdere la ricchezza di assonanze e rimandi presenti nel canto ritmato di Enzo Del Re, al quale ha conferito una nuova veste musicale, con arrangiamenti per chitarra, contrabbasso, fisarmonica e percussioni, al fine di rinnovarne la lezione di una sorprendente e straordinaria attualità. Un progetto a cura di Luciano Perrone e Vito “Forthyto” Quaranta, sostenuto dal Consiglio Regionale della Puglia.