Gianni Togni in concerto a Roma, celebra i 40 anni (+2) di “Luna” con il suo pubblico

Tempo di Lettura: 2 minuti

Gianni Togni è stato accolto con un sold out dalla sua città, esibendosi sabato 14 maggio nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, dopo i concerti di questo mese al Teatro Colosseo di Torino e al Teatro della Luna di Assago (MI). 
Il concerto si apre con Voglio correre (senza freni), brano tratto da Futuro improvviso, ultimo album del cantautore uscito nel 2019. Prosegue con Fuori dagli schemi e finalmente Togni si regala quel saluto con il suo pubblico, ringraziandolo e, come molti suoi colleghi in questo periodo, si lascia scappare un “ce l’abbiamo fatta”. Questo ritorno sul palco era infatti programmato per la primavera del 2020 ma poi le cose sono andate diversamente. Così anche per i concerti di Gianni Togni è iniziata una serie di rinvii fino ad arrivare alla serata di ieri.
Non si aspettava quest’accoglienza, dice, dopo l’ennesimo applauso scrosciante e infinito. Ma il pubblico lo aspettava da tempo, con il suo repertorio che è entrato nella vita di molti.
Non solo Luna, di cui si doveva celebrare il quarantennale due anni fa (la festa di ieri ha rimesso le cose al loro posto), ma anche brani come Semplice, Per noi innamorati e Giulia. Non sono mancati brani della produzione più recente oltre ad alcune canzoni che già nel 1988 anticipavano temi attuali come l’ecologia e la tutela del mondo animale (La nube tossica e Vola almeno tu). 
TognionstageLa voce di Gianni Togni immutata nel tempo, perfetta, ci ha restituito uno spettacolo pieno di energia. L’artista racconta i suoi esordi e la scrittura dei primi brani, nati anche con la collaborazione di Guido Morra, presente in sala (autore di molti famosi brani del repertorio della canzone italiana). 
Nel corso della serata, per oltre due ore di musica, Togni si è esibito sia al pianoforte che con la chitarra ed è stato accompagnato da validi musicisti come Aidan Zammit alle tastiere, Massimiliano Rosati e Giovanni Di Caprio alle chitarre, Marco Siniscalco al basso e Luca Trolli alla batteria.
Consigliamo di andare a leggere la biografia (ma sarebbe meglio dire autobiografia) di Gianni Togni sul suo sito ufficiale. Lì traspare ancora prima dell’artista, il ritratto dell’uomo, che racconta i picchi ma anche gli arresti durante una carriera di oltre quarant’anni in cui il filo conduttore è stata l’onestà verso sé stesso e verso il pubblico.