Lodevole iniziativa del Corecom Toscana contro l’hate speech

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Presenti stamani Antonio Mazzeo ed Enzo Brogi: il primo è il Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, mentre il secondo dirige il Corecom Toscana, organo di consulenza e di gestione della Regione in materia di comunicazione, organo funzionale dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM). Nella premiazione delle 11 nella sede del Consiglio Regionale in Via Cavour 4 sono stati consegnati tre premi ai migliori spot video realizzati in Toscana per contrastare il fenomeno dell’hate speech. L’iniziativa denominata Toscana in spot 2022. No hate vuole aumentare la consapevolezza nei giovani su quante parole piene di odio girino intorno a loro, molte volte spesso non percepite nella loro carica virulenta. Di questo aspetto (tra comunicazione generativa e messaggi subliminali) ci siamo spesso occupati, anche analizzando i testi di alcuni celebri canzoni di moda: non siamo certo alla “messaggistica” di certe gang di Los Angeles o New York, ma è meglio non abbassare la guardia, puntando sulla prevenzione ed usando linguaggi e mezzi vicini ai teenagers, realtà non certo abituata a partecipare a situazioni che una volta si sarebbe detto da matusa. Argomenti che sono anche oggetto di libri e corsi universitari, come quello tenuto dal professor Lello Savonardo, di cui ricordiamo il convegno Adolescenti Always On – Social Media, Web Reputation e Rischi Online, basato su un suo recente libro.

L’edizione 2022 del concorso Toscana in spot, rivolto ai videomaker e agli autori residenti nella nostra regione, ha come declinazione tematica la sensibilizzazione sul linguaggio d’odio, in particolare sul web e sui social network. Questo nuovo progetto, che rientra nell’ambito dei tanti già lanciati sotto il titolo ‘Toscana in spot’, punta al contrasto all’uso di espressioni discriminatorie nei confronti di categorie o gruppi di persone in ragione del loro particolare status economico-sociale, della loro appartenenza etnica, del loro orientamento sessuale o del loro credo religioso.