Quella zerofolle di Lucianna De Falco, attrice cu nu’ core grande

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Gira una foto del 2006 in cui io e lei ci presentiamo raffreddati ad un incontro di lavoro: era l’8 Febbraio ed un produttore Rai ci convoca al The Place e l’emozione è forte! La nostra sincronicità e sintonia è palpabile quando lui parla ed entrambi diciamo che il progetto ci piace, ma … etchiù! Tutti e due siamo con il fazzoletto in mano: scatta la foto ricordo e gli anni passano, ma la stima che sento per lei rimane forte, perché Lucianna De Falco è unica .. cu nu’ core grande ..
Sorridente fotografata da Fabrizio Cestari
Grazie per questa intervista e chiariamo subito una cosa: all’anagrafe di Ischia, sei stata registrata come Lucianna o Lucia Anna? Ciao e grazie a te! All’anagrafe sono Lucia, come mia nonna prima guardiana del faro (cercate Lucì, voci e volti dal faro, uno spettacolo multimediale che le ho dedicato nel 2008), ma c’è stata una sorellina prima di me, che non è più tra noi, e dunque le ho fatto omaggio (a lei e all’Anna più famosa di me alla quale dicono io somigli) .. Quali sono gli hobby che riesci a coltivare? Quali sono stati gli artisti che hai amato da ragazza e quali i cantanti che ora ti fanno emozionare? Da bambina mia mamma ci portava al Teatro Tenda a Strisce a Roma a vedere Renato Zero! Siamo stati parecchi anni a capodanno in compagnia di Renato, mi considero una sorcina della prima ora! Poi come tutte le adolescenti ho amato i Police, i Duran Duran, Alan Sorrenti e ovviamente Pino Daniele. Adesso mi piacciono Napoleone e qualche artista trap ..

Ti trovi meglio nei tubini di Dolly o con il peplo greco della tua recente tourneé? Amo molto il personaggio di Dolly che mi ha regalato l’affetto del grande pubblico, abbiamo lavorato molto per rendere Dolly esplosiva ma pure tenera, divertente ma ugualmente credibile e gli abbiamo dato un umanità che è difficile abbiano i personaggi molto caratterizzati, e di questo ne vado molto fiera; a questo proposito spero in una rentrée sui temi della menopausa, un tabù televisivo che Dolly saprebbe veicolare con ironia e competenza, lo sto chiedendo ai produttori e agli autori… speramme! Riguardo alla mia partecipazione al tour teatrale di Lisistrata di Aristofane, lavorare con Ugo Chiti e con la compagnia de L’Arca Azzurra era un desiderio che avevo da tempo: l’adattamento che ne ha fatto Ugo è di grandissima poesia, ma una poesia della terra, umana tanto umana. Amanda Sandrelli è la fantastica capocomica, con una grande disciplina teatrale, ma anche tanto sano divertimento, è una bella tournée quella che facciamo tutti insieme!
Fotografata da Olga Strashna
Un posto al sole, Provaci ancora prof! e Sei forte maestro: in televisione il grande pubblico ti ha conosciuto proprio attraverso questa importanti serie ….. e poi aggiungiamo Una pallottola nel cuore che mi ha fatto incontrare nuovamente il compianto è straordinario Gigi Proietti che avevo già incontrato sul set del canone Rai 2001, dove facevo sua moglie Maria …Al cinema invece i tuoi cameo sono in un Fantozzi, Il professor Cenerentolo e nel recente I fratelli De Filippo di Sergio Rubini.. ma tu hai esordito con Lina Wertmuller! Hai ragione: ho proprio esordito proprio con lei e ho imparato tanto da quel set, ma ci sono stati pure la Loren, Anthony Quinn, Marco Ferreri, per parlare del passato, oppure i Manetti Bros, Marco Tullio Giordana Mario Martone … In effetti sono in attrice che è nata nell’altro secolo, quando ho cominciato si girava con la pellicola!
Fotografata da Gianluca Mennitto
Domanda provocatoria: molti dei ruoli che ti vengono affidati li senti cuciti su di te o sogni una produzione in cui dimostrare le altre tue caratteristiche? Penso ad esempio che un ruolo introspettivo e drammatico (magari noir o ambientato nel 1800) esalterebbe aspetti che di te non sono ancora emersi… I ruoli che interpreto li cucio io su di me, lavoro così per essere credibile, tutti i miei personaggi somigliano a Lucianna De Falco in qualche modo! Certo, spero sempre in un personaggio che si realizzi pienamente nell’arco narrativo di un film, ancora di più mi piacerebbe un film in costume.. ultimamente queste occasioni mi arrivano da giovani registi , da giovani produzioni che hanno meno paura di sperimentare… L’attesa di Alberto Bevilacqua e la serie per Tv2000 Canonico 2 per la regia di Peppe Toia.