Addio a Giovanni Pezzoli, batterista e cofondatore degli Stadio

Tempo di Lettura: 2 minuti

E’ morto Giovanni Pezzoli, batterista e cofondatore degli Stadio. Aveva 70 anni. A dare la notizia è stata la stessa band sui social network .. Alle 21.00 di questa sera purtroppo Giovanni ci ha lasciato. I nostri pensieri e i nostri cuori sono pieni di dolore! Vogliamo ricordarlo con il suo sorriso e la voglia di fare musica per farci e farvi divertire. Ciao Giovanni .. scrivono gli Stadio, chiudendo il post con un cuore spezzato.

Giovanni Pezzoli al Festival di Sanremo 2016 (foto tratta dalla pagina Facebook Giovanni Pezzoli Friends)

Nato a Bologna il 14 maggio 1952, Giovanni Pezzoli è stato considerato uno dei più significativi batteristi italiani. Oltre ad aver suonato in tutti i dischi degli Stadio, il suo contributo è stato determinante in numerosi album di Lucio Dalla, a partire da “Automobili” (1976) fino a “Questo è amore” (2011), passando per capolavori come “Lucio Dalla” (1979), “Dalla” (1980) e “1983” (1983). Ma Pezzoli è presente anche in album e canzoni di Vasco Rossi, Ron, Francesco Guccini, Paolo Conte, Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, Luca Carboni, Raffaella Carrà, Patty Pravo e Roberto Vecchioni. Con gli Stadio aveva vinto anche un’edizione del Festival di Sanremo con il brano “Un giorno mi dirai” (2016). Il musicista era stato colpito da un grave malore nella notte tra il 24 e il 25 Marzo 2016, mentre si trovava in vacanza in montagna, poche settimane dopo la vittoria al Festival di Sanremo con il brano ‘Un giorno mi dirai’ e pochi giorni dopo l’avvio del “Miss Nostalgia Tour”. Proprio per suonare quel brano Pezzoli era tornato per la prima volta su un palco nell’agosto successivo, all’Arena della Regina di Cattolica (Rimini): un ritorno di pochi minuti con gli Stadio, introdotto da un emozionato e commosso Curreri e accompagnato da un’ovazione. Dal vivo era stato sostituito nel frattempo da Adriano Molinari, collaboratore di Zucchero, poi da Iarin Munari. Nel mese di giugno dello scorso anno Pezzoli era stato ricoverato in ospedale per accertamenti. Un mese fa, il 27 novembre, sulla pagina Facebook “Giovanni Pezzoli friends”, riconducibile all’artista, era apparso un post che aveva preoccupato i suoi sostenitori: “Giovanni non sta bene. Per ora non possiamo aggiungere altro per rispetto nei suoi confronti e dei suoi famigliari. Vi chiediamo solo di avere pazienza e pensare a Gio con tutta la positività possibile, che ci auguriamo possa essergli di aiuto. Sono momenti difficili, non insistete per cortesia nel chiedere informazioni. Grazie di cuore”. E ancora: “Gio in questo momento più che mai ha bisogno delle nostre energie positive, di tutto ciò che il vostro affetto può produrre di concreto e utile alla battaglia che sta combattendo”. Il 7 dicembre un messaggio più rassicurante, con una foto di Pezzoli dal letto d’ospedale con il respiratore nasale, il pollice alzato, un accenno di sorriso e la scritta “Durante la battaglia non è importante vincere o perdere, ma battersi e il nostro Gio è un great fighter!”, accompagnata da centinaia di like e messaggi di auguri.