A sette anni dall’esordio “Hyperspace” e dopo un cover album stampato privatamente, i veronesi Endless Harmony tornano con un nuovo lavoro, puntellato su una nuova formazione, che certifica una coesione raggiunta sia creativamente che di intenti.
È sempre la cantante italo/domenicana Pamela Pérez a focalizzare l’attenzione con la sua vocalità straripante, con i riff della chitarra di Riccardo Cipriani che fanno da collante, intorno alla sezione ritmica quadrata e potente del batterista Giuseppe Saggin e del bassista Matteo Signorato.
![](https://www.musicalnews.com/wp-content/uploads/2023/01/unnamed-17-1024x683.jpg)
Nei sette pezzi di “Emerge”, racchiuso in una bella confezione che gioca nella grafica su cupe scale di grigi, gli Endelss Harmony certificano un heavy rock che ruota intorno a dinamiche esplosive tra Muse, Skunk Anansie, Linkin Park, e Rage Aganist The Machine, quindi un suono moderno e trascinante.
Rispetto al primo lavoro, il quartetto è cresciuto ulteriormente nella messo a fuoco della scrittura, e così ascoltiamo brani combattivi, che non si fermano solo ai tre singoli introduttivi “Demonized”, “In The Meantime” e “To The Limit (Push Me)”, ma lasciano il segno in ogni traccia, come dimostra la maturità di “Suffer”, “Enrage” e “Another Place”. E basti dire che il pezzo migliore è “98”, posizionato in chiusura, per dimostrare che l’album non gioca di rimessa, ma in attacco.
Un gran bel modo per iniziare l’anno nuovo e si, non c’è dubbio con “Emerge” gli Endless Harmony sono diventati adulti.