Emozioni alla prima presentazione del libro sui cantanti toscani al Festival di Sanremo

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Davide e Valentina sono una coppia unita dalla comune passione per la lettura: la loro libreria Jane & Edward è in Via Boccherini 27/a in zona Piazza Puccini. Puntano sui libri di cinema, cucina, musica ed editoria per l’infanzia: due poltrone fantozziane sono quelle assalite dai giovani lettori, ai quali dispensano consigli su cosa leggere. Mercoledì 3 Febbraio ha accolto la prima presentazione (di una lunga serie) del libro Sanremo, che passione! I cantanti toscani al festival della musica leggera italiana. Nella foto che segue la “squadra” che ha costruito l’evento: Giancarlo Passarella, Federico Berti, Francesca Cecconi, Enzo Boddi, Paolo Mugnai e Fabrizio Felici. In primo piano c’è Davide, uno dei due proprietari della libreria. Presenti anche la mamma di Chiara Baglioni e la signora Laura Morotti, la vedova di Michele Manzotti: a loro due (recentemente scomparsi) è dedicato questo bel libro, pubblicato dalla pisana Felici Editore / Le Impronte. Tra il pubblico anche Michele Morrocchi (della rivista Cultura Commestibile) ed il discografico Sergio Salaorni.

Il coraggio imprenditoriale di Fabrizio Felici e la caparbietà organizzativa di Paolo Mugnai, ci hanno consegnato un libro che Giovedì 9 Febbraio sarà presentato alle 12 nel luogo logico ossia il Festival di Sanremo! Ma alla prima presentazione l’emozione era tanta, anche perché i contatti fra tutti erano stati essenzialmente epistolari e telematici: la maggior parte di loro non si era mai incontrata prima e quindi (a maggior ragione) il bel lavoro realizzato va elogiato proprio in fase di costruzione, oltre che di qualità degli articoli. Francesca Cecconi ha raccontato come si è avvicinata al suo scritto su Gianna Nannini: non potendola intervistare, ha dettagliato l’humus così particolare della città di Siena, in cui le singole contrade svolgono un lavoro quotidiano di mutuo soccorso. Con l’intervento prezioso di Enzo Boddi si è scoperto il forte legame della musica leggera ed il jazz anche in ambito sanremese: emozionante il suo ricordo di Piero Umiliani e di alcune composizioni che al celebre festival hanno fatto fortuna con musicisti di impostazione jazz. Giancarlo Passarella ha aperto il suo scrigno di ricordi, partendo da quando 13 anni fu inserito in una giuria popolare per votare i cantanti: ha poi descritto la confusione che vive fuori e dentro il Teatro Ariston, ma anche alcune sue dirette esperienze come ufficio stampa, produttore o semplice inviato al Festival di Sanremo, soprattutto nei suoi due anni con Radio Rai. La presentazione si conclude con Federico Berti ed il suo contributo basato su quanto di pratese c’è stato al Festival di Sanremo: il suo narrare porta ad una logica conclusione finale .. questo libro è bello ed esauriente, ma forse c’è bisogno di pensare ad un secondo volume per rendere più completa l’intera analisi. Poi bisogna avvertire i vari uffici toponomastici, perché molti artisti non godono di quel minimo riconoscimento popolare che è l’intitolazione di un luogo nella loro città natale o dove hanno a lungo vissuto e lavorato!