Marco Mengoni con la beatleisana “Let It Be” vince la quarta serata del Festival di Sanremo dedicata alle cover. L’artista ha scelto di presentare un classico dei Beatles insieme al Kingdom Choir. La classifica, di cui sono stati resi noti solo i primi cinque posti, vede al secondo posto Ultimo, che ha duettato con Eros Ramazzotti in una serie di classici del cantante di “Adesso tu”. Al terzo posto Lazza, che con Emma e la violinista Laura Marzadori ha scelto “La fine” di Nesli. Quarto posto per Giorgia, che ha duettato con Elisa, mentre al quinto posto Mr. Rain (ormai la vera sorpresa di questo festival), che ha duettato con Fasma.
Ad Ariete e Sangiovanni l’onere di aprire la quarta serata del festival, quella tradizionalmente dedicata ai duetti e alle cover. I due giovani si sono confrontati con “Centro di gravità permanente” di Franco Battiato. Ariete ha iniziato l’esibizione seduta in una citazione della copertina dell’album “La Voce del padrone”. La sedia è quella su cui era seduto Battiato quando ha realizzato la cover. Sul palco palme e saette, e una sagoma di Battiato in una posa del balletto del videoclip ufficiale con la costellazione di pegaso, protettore dei poeti. Michele Zarrillo canta con Will la sua “Cinque giorni” e al termine dell’esibizione dice: “Posso dire una cosa di cui mi assumo la responsabilità? Noi dobbiamo avere paura quando la libertà, i diritti civili e i diritti umani non vengono difesi”. Con Elodie il FantaSanremo irrompe nella serata delle cover. La cantante, che nella serata dei duetti ha scelto di interpretare “American Woman” con Big Mama si aggiudica il bonus Pelù di 20 punti, scendendo in platea e rubando la borsetta alla conduttrice Serena Bortone. Buona parte dei cantanti in gara ha scelto di cimentarsi con una cover dell’artista con cui fa coppia. E’ il caso di Olly, che insieme a Lorella Cuccarini reinterpreta “La notte vola”, hit della showgirl risalente al 1988. Al termine dell’esibizione, Olly ringrazia la sua partner “persona incredibile e ultra disponibile a capire la mia visione”. “Una versione contemporanea che è veramente una bomba”, commenta Cuccarini. Tanti i mostri sacri sul palco, come Eros Ramazzotti, che riceve un grande tributo dal pubblico ed è protagonista di un fuori programma, dimenticando le parole all’inizio di un brano del medley cantato con Ultimo, che gli viene in soccorso. “È l’emozione”, dice Eros.
Lazza “ha scelto di portare sul palco due donne forti” con lui: Emma e Laura Marzadori, primo violino della Scala, insieme alle quali esegue “La fine” di Nesli. Al termine uno sbuffo liberatorio per scaricare la tensione. “Tananai bello come il sole”. Così Biagio Antonacci, ospite di Tananai per il duetto sulle note di “Vorrei cantare come Biagio”, con Don Joe, benedice il suo compagno di esibizione. Shari duetta con Salmo nella quarta serata del Festival di Sanremo con due brani di Zucchero: “Hai scelto me” e “Diavolo in me”. Al termine dell’esibizione Salmo ha regalato un microfono ad Amadeus per rimediare a quello rotto al termine di una esibizione nei giorni scorsi. Colpo di teatro all’Ariston per l’esibizione di Gianluca Grignani e Arisa nella serata dei duetti. A dirigere l’orchestra che ha accompagnato l’inedito duo, che ha offerto al pubblico una rivisitazione di “Destinazione Paradiso”, insieme al direttore Enrico Melozzi si è presentato a sorpresa il maestro Beppe Vessicchio. Accolto da un’ovazione del pubblico, Vessicchio ha inscenato una gag insieme al collega, fingendo di “litigarsi” la bacchetta. Il maestro, amatissimo dal pubblico, si è poi girato verso la platea dirigendo anche il pubblico che nel frattempo si era alzato in piedi per cantare insieme a Grignani e Arisa.
Edoardo Bennato ruba la scena al giovane Leo Gassman nel medley di vecchi successi del cantante napoletano. Come Ultimo al fianco di Ramazzotti, anche il “nipote e figlio d’arte” fatica a trattenere l’emozione e non smette di sorridere. “Giorgia legalizzala”. Così Fedez dal palco dell’Ariston insieme a J-Ax rivolgendo un “appello” alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, mentre cantavano “Ohi Maria”. Il rapper ha duettato con gli Articolo 31. Fedez, durante la seconda serata, nel free style sulla Costa Crociere ormeggiata al largo di Sanremo, si era scagliato contro il viceministro Galeazzo Bignami strappando la fotografia che lo ritraeva in divisa da nazista. Brivido all’Ariston per l’esibizione di Giorgia in coppia con Elisa. Amiche nella vita, fianco a fianco in tante cause sociali e ambientali, per la prima volta insieme a Sanremo le due artiste interpretano un medley di “Luce” e “Di sole e d’azzurro”, a 22 anni dal festival 2001 quando, poco più che ventenni, arrivarono prima e seconda. Tutto il pubblico è in piedi per loro. A fine esibizione, Giorgia consegna ad Amadeus un magnete per il frigo da parte di “Ciurì” “nel tentativo di conquistare e punti alternativi” al Fantasanremo. L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato a Sanremo per accompagnare all’Ariston sua moglie Carla Bruni. La Bruni nella quarta serata del Festival si è esibita in un duetto con Colapesce e Dimartino sulle note di “Azzurro” di Paolo Conte. Al termine dell’esibizione l’ex premier dame ha citato a sorpresa il titolo della canzone in gara del duo Colapesce-Dimartino
Gianni Cuperlo ha paragonato ironicamente la sua partecipazione alle primarie del Pd a quella dei Cugini di Campagna a Sanremo. Il gruppo non condivide e ha affermato che i veri giovani sono loro. Difficile dar loro torto. Da esecrato rituale nazionalpopolare, il Festival sta diventando qualcosa di sempre più serioso e continua a fornire agli intellettuali snob nuove scuse perché’ possano vantarsi di seguirlo. Ci vogliono loro, eroi di mille sagre e feste patronali, per far rivivere lo spirito originario. Beniamini del Fantasanremo, eccoli coperti di lame’ e paillette, calzoni fosforescenti e keytar al collo, eseguire “La forza della vita” con Paolo Vallesi, seguita dall’immortale classico “Anima mia”. La platea dell’Ariston ha tributato una standing ovation a Marco Mengoni. Il pubblico si è alzato in piedi al termine dell’esibizione dell’artista insieme al Kingdom Choir, con il quale ha eseguito un’intensa versione di “Let it Be”. Il coro scelto dall’artista romano per la serata cover del festival è quello che ha cantato al matrimonio tra Harry e Meghan, eseguendo una versione di “Stand by me”. Gli Afterhours furono importanti per gli anni 2000. “Quello che non c’è” segnò forse l’apice del successo di pubblico della band di Manuel Agnelli, che, vent’anni dopo, ne reinterpreta la title-track con gIANMARIA sul palco dell’Ariston. Mr. Rain, sorpresa della classifica generale, si dimostra figura non scontata. La sua cover dilatata e acida di “Qualcosa di grande”, in coppia con Fasma, svela un lirismo che non era facile cavar fuori dal vecchio tormentone dei Lunapop.
Prima le polemiche sul vaccino. Poi il santino regalato ad Amadeus, che in un mondo così secolarizzato è trasgressione vera. Nonché’ le voci, smentite, su una presunta rissa in camerino con un’altra concorrente. E quell’aria scarmigliata e un po’ assente. Madame è l’underdog del Festival e, se c’era una degna di cantare Fabrizio De André in questa edizione, era lei. E la sua sentita interpretazione di “Via del Campo”, in coppia con Izi, lo dimostra. Dopo il Festival, i Coma Cose hanno annunciato che si sposeranno. La cover scelta è “Sarà perché ti amo”, eseguita insieme ai Baustelle. California cambia il celebre verso “Se cade il mondo, allora ci spostiamo” in “allora ci sposiamo” e si gira verso Fausto, come lei fasciato in uno sgargiante completo in tartan. Rosa Chemical, in quota “giovani trasgressivi” non si sa quanto suo malgrado, sceglie “America” di Gianna Nannini, brano che all’epoca aveva suscitato un certo scandalo per il testo piuttosto esplicito. Dopo averla cantata insieme a Rose Villain, il rapper declama: “Viva l’amore, viva il sesso, libertà”. Rosa Chemical, sul finire del brano ha tirato fuori dalla tasca un vibratore mostrandolo alla telecamera.
Levante esegue una cover di “Vivere” insieme a Renzo Rubino per poi ringraziare Vasco Rossi per aver scritto quel testo. Ricevuto il bouquet, la cantante siciliana ricambia regalando una rosa ad Amadeus e un’altra a Morandi: “Viva i fiori!”. Anna Oxa è l’unica ad aver scelto di non duettare con un altro cantante bensì con un musicista, il noto violoncellista albanese Iljard Shaba. La sua interpretazione di “Un’emozione da poco” è ancora una volta, un po’ troppo caricata come se Oxa, ancora scottata dall’ultimo posto in classifica della prima serata, sentisse di aver qualcosa da dimostrare. Dopo la cover di “Charlie fa surf” dei Baustelle insieme ai Bunker 44, Sethu afferma di avere un regalo per Amadeus da parte di Fiorello. E’ un grembiule dedicato a San Remo dalle grafiche estremamente kitsch. Ma il conduttore è costretto a indossarlo lo stesso. “Posso regalare i fiori all’orchestra?”. Dopo aver eseguito la sua “Oggi sono io” insieme a LDA, Alex Britti lancia il bouquet ai musicisti. “Volevamo salutare Gigi D’Agostino e mandargli un grande abbraccio, e ringraziarlo per la sua musica”. Così Mara Sattei ha dedicato un pensiero dal palco dell’Ariston al dj, che recentemente ha avuto problemi di salute, dopo aver cantato con Noemi il suo successo “L’amour toujours”. Otto brani in quattro minuti, annuncia Amadeus. Un medley davvero fitto tra i successi passati quello di Paola e Chiara che, insieme ai dj Merk & Kremont e al consueto corpo di ballo, ripropongono hit come “Vamos a bailar” e “Festival”. Sulle tute dei ballerini è scritto “Paola e Chiara per sempre”, segno che le sorelle Iezzi nella reunion ci credono. I Colla Zio, questa volta in tenuta meno sgargiante del solito, chiudono la quarta serata di Sanremo. Ultimi a esibirsi, eseguono “Salirò” di Daniele Silvestri in compagnia di Ditonellapiaga.
Questa la classifica generale al termine della serata delle cover, e che comprende tutti i voti espressi sin dalla prima serata (stampa, radio tv, giuria demoscopica e televoto): 1) Marco Mengoni; 2) Ultimo; 3) Lazza; 4) Mr Rain; 5) Giorgia. Seguono Tananai, Madame, Rosa Chemical, Elodie, Colapesce Dimartino, Gianluca Grignani, Coma_cose, Modà, Articolo 31, LDA, Leo Gassmann, Paola & CHiara, Ariete, Mara Sattei, Colla Zio, gIANMARIA, I Cugini di Campagna, Levante, Olly, Anna Oxa, Will, Shari e Sethu.