Rareş torna con il secondo album Femmina

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Mai uguale a se stesso e in continua evoluzione, Rareş torna con il secondo album Femminauscito per Needn’t. Con già all’attivo un album, Curriculum Vitae (2020), un EP Folk_2021, e oltre un milione di ascolti in streaming, Rareş firma il suo ritorno con un album che è una novità assoluta nel panorama musicale contemporaneo, un vero e proprio coming out della sperimentazioneFemmina è il punto zero di un percorso nel segno del pop più sperimentale e della scoperta profonda del proprio io.

Anticipato dai singoli Ahinoi e Peggiore mossa, Femmina è quello che Rareş considera a tutti gli effetti il suo primo vero disco, il risultato più maturo e organico del suo animo multiforme, capace di contenere in 13 tracce l’electro pop, il punk, il romanticismo e l’hyperpop che incontrano l’eclettismo alla Frank Zappa. Sperimentatore disinvolto e curioso, Rareş mette a segno un album che rappresenta l’equilibrio perfetto della sua natura funambolica e inafferrabile: in Femmina convivono creatività e impulso artisticoleggerezza freschissima e densità profondaimprovvisazione e ricerche durate anni,  ma anche storie di hard disk andati perduti e brani che finalmente trovano il momento adatto per nascere: “Femmina è stata un’esperienza musicale e personale molto intensa durata da inizio 2019 a fine 2022 e spesso ciò che si ascolta nel disco sono momenti improvvisativi, prime o seconde take. Ho smesso di censurarmi insomma, ma ho dovuto far pace con i contenuti dell’album prima di riuscire a dargli una forma”.

Un pop pieno, ricercato e senza confini, che si muove fluido tra reale e visionario, in una lingua rapida e personale che non rinuncia a incursioni in rumeno, in inglese e in francese, e una sessualità che non conosce distinzioni di genere, dove maschile e femminile si sovrappongono in un gioco di ambiguità che portano Rareş alla consapevolezza più profonda del sé. Scritto con l’originalità e la schiettezza di chi è capace di scherzare con se stesso, Femmina è un viaggio nella sessualità, il risultato di un percorso personale costellato da contenuti ossessivi che una volta raccolti hanno poi trovato un punto di sfogo. Il racconto di rapporti amorosi popolati di volta in volta da personaggi diversi che si muovono prima sui suoni elettroacustici, come quelli di ruvida, poi sulla leggerezza giocosa, data dai richiami alla tradizione melodica anni 60 e dai synth acidi, di Femmina, e ancorasu quelli grossi e abrasivi, gli 808, hi-hat e percussioni trap di Ahinoi, per poi virare verso le sonorità raggaeton di Fazzoletti, il brano più lieve dell’intero album, eppuremassimalista pieno di suono, senza però rinunciare a momenti più intimi, lontani dalle batterie schizofreniche, come quelli di You be my con un hook, “You be my baby, dio mio”,  con vibes a là Ronettes, e quelli di Peggiore mossatra i pochi brani a essere scritti solo con chitarra e voce. Si apre con una sezione di ottoni di un pezzo di Chuck Berry pesantemente processato Como tu y yo, a cui fa seguito la vivacità delle accelerazioni e decelerazioni elettroniche di JK fino ad arrivare ai tre “brani sorelle”, Iubi Kiss Me Iubi, Se piangi tu, (fanno miao), alle sonorità hyper pop avantgard e ai fraseggi hip hop nel feat con Novecento (suo collaboratore di sempre) in Tramacciprodotto da Redmattre, dove il linguaggio sessuale si fa più spinto ed esplicito, per chiudere con il brano più vecchio, Vasca, datato 2018, in cui Rareş sublima la dimensione erotica che ha attraversato tutto l’album per ricongiungere in una sola unità la sua parte maschile e femminile.

Un album complesso, uguale a nient’altro e nemmeno a se stesso, in cui Rareş fa convogliare la sua produzione più oscura e nascosta, nato in solitaria ma frutto di un lavoro collettivo firmato da un team artistico che rappresenta il marchio di fabbrica di Rareş, con la parte musicale mixata da Novecento, le produzioni aggiuntive firmate dagli amici e collaboratori di sempre Redmattre e Marco Giudici, la parte visiva affidata all’artista Bianca Peruzzi, mentre i video dei singoli ad artisti visivi diversi come Colibree (Ahinoi) e a Fresh Rucola (Peggiore mossa) come a voler rimarcare la varietà e la non uniformità del disco. Il tour di Femmina partirà il 19 marzo da Camposanto (Modena) al Fermata 23 per proseguire il 30 marzo a Torino a Magazzino sul Po, il 31 marzo a Venezia ad Argo16, il 15 aprile al Covo Club di Bologna e il 26 maggio al MI AMI Festival di Milano.