Il rapper reggino (ma romano d’adozione) Bede con Gran Galà

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Nato nel 2000, da Giugno 2017 collabora con la label ZeroMoneta, sotto l’ala del producer Giuseppe Cirino (autore anche del libro L’obbligo di ricordare) ed inizia a dar forma e vita alle sue prime release. Dopo il successo di streams e views ottenuto con Riscatto, Bocca chiusa e Schiavi, brani che l’hanno reso tra le più promettenti star del web, nel 2021 pubblica Vista Mare, un pezzo che riporta il rap alla dimensione di denuncia sociale e fa riflettere sulle dinamiche sistematiche della società contemporanea. Eclettico, autentico e da sempre affine alle tematiche che gravitano intorno all’universo dei più fragili, Bede è tra i migliori esponenti del conscious rap italiano.

In Gran Galà l’artista racconta il suo periodo riabilitativo post-trauma, evidenziando quanto, la musica, sia stato il suo unico appiglio ed il solo stimolo che gli ha consentito di trovare la forza di rialzarsi e ricominciare a vivere, esortandolo a dare il meglio di sé ogni giorno .. mi hai insegnato a guardare in alto sempre più in alto .. Un viaggio arduo e difficoltoso, che l’ha costretto a ripetuti face to face con i propri limiti e le proprie fragilità, conducendolo spesso ad una dolorosa, ma senza dubbio catartica, autoanalisi .. a letto noi ci graffiavamo fino a fare uscire il sangue ..

Riguardo al nuovo brano, Bede ha dichiarato .. L’idea è nata in studio in Trentino. In una settimana, partendo da zero, abbiamo creato questa traccia con l’idea di donare una certa profondità ed importanza al testo. Volevamo chiudere un pezzo che toccasse l’anima della gente e che arrivasse dritto al cuore dell’ascoltatore. Per dare un tono particolare, la scelta di non dedicare il tutto ad una donna, ma di parlare di un tipo di amore che va al di là delle persone e che, in un certo senso, per quanto possa regalarci molto ed essere totalizzante, rimane sempre e solo a senso unico, quello per la musica ..