Jack Black: una voce rock prestata al cinema

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Nella recente pellicola “Super Mario Bros. – Il film”, il talento musicale di Jack Black s’incarna nel verde nemico di Mario: Bowser. Non è la prima volta che Jack Blackdona la propria voce ad un personaggio videoludico, basti pensare a quel monumento della Storia del Rock denominato “Brutal Legend” di Tim Schafer (Grim Fandango).

Dove appaiono tutte le leggende del Rock in chiave dark fantasy: da Ozzy Osbourne fino ad arrivare al carismatico Lemmy Kilmister dei Motorhead. Mentre nel film “Tenacious D e il destino del rock”, compaiono Meat Loaf (recentemente scomparso), Ronny James Dio e il cantante dei Foo Fighters Dave Grohl. Già dai tempi di “School of Rock” Jack Black aveva mostrato il suo talento vestendo i panni del vulcanico professore a tempo determinato dall’animo di un fanciullesco chitarrista. Per gli appassionati resta indimenticabile il ruolo di Barry nel film “Alta Fedeltà” di Stephen Frears (dal libro omonimo di Nick Hornby) e dove Jack Black canta una favolosa versione di “Let’s Get It On” di Marvin Gaye. Non bisogna dimenticare l’esordio cinematografico di Jack Black che ha calpestato le spiagge dorate di Fantasia con “La storia infinita 3” di Peter MacDonald, per poi passare al demenziale “Amore a prima svista” dei fratelli Farrelly (Scemo &+ Scemo, Kingpin), per infine tornare in territorio fantasy con lo spietato regista avventuriero di “King Kong” di Peter Jackson. La colonna sonora di “Super Mario Bros. – Il film” è stata realizzata dal compositore Koji Kondo (insieme a Brian Tyler), compagno di merende di Shigeru Miyamoto già dal 1985. In “Super Mario World”, memorabile è la colonna sonora del secondo livello in chiave Jazz con variazioni di bongo se si cavalca Yoshi: mentre strappalacrime il tema finale di “Yoshi Island” sempre per SuperNintendo, dove una tenera cicogna porta il salvo il povero Baby Mario dopo l’Odissea nell’isola di Yoshi. Infine, come non ricordare il memorabile livello subacqueo di “Super Mario 64” in cui dobbiamo far riemergere un galeone inabissato stando attenti alla mastodontica Murena-stella. Qui la musica inizia con toni soft ed ambient per prendere ritmo man mano che si attivano i segreti per restaurare all’antico splendore l’agognato galeone. Insomma, ci voleva un folletto come Jack Black per infiorettare il più bel film tratto dal più bel videogioco, in un amarcord di ritmo e gioco sfrenato. (a cura di Jean-Pierre Colella)